Home Attualità Licenziato docente di sostegno: era disabile e precario

Licenziato docente di sostegno: era disabile e precario

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Un docente di sostegno, che aveva ottenuto la supplenza annuale all’istituto omnicomprensivo «Primo Levi» di Prato, è stato licenziato in tronco. Il motivo? Il giovane insegnante ha una lieve disabilità e ha un contratto a tempo determinato.

Il docente è stato dichiarato non idoneo al sostegno

Il docente a settembre ha ricevuto incarico di supplenza, come insegnante di sostegno, in una classe con due alunni disabili, ed il contratto sarebbe scaduto il 30 giugno.

Su proposta della dirigente scolastica, l’insegnante Marco Di Domenico, toscano di 33 anni, si era sottoposto all’esame della Commissione medica di verifica, l’organismo che valuta l’idoneità all’impiego. “Dopo la visita sono stato dichiarato inidoneo al sostegno per motivi di sicurezza — spiega Di Domenico al Corriere della seraanche se non all’insegnamento. La risposta della scuola è stata consegnarmi la lettera di rimozione dall’incarico“.

La Commissione ha giudicato non idoneo il docente toscano a causa di una lieve miopatia, ma a far decadere il contratto è il suo essere precario: “Se fossi stato un docente a tempo indeterminato e non un precario non sarei stato licenziato ma impiegato in un altro compito e magari avrei insegnato Arte, la mia materia“, spiega l’insegnante, che nel frattempo ha fatto sapere di avere presentato ricorso.

La dirigente scolastica: “Non pensavo  sarebbe finita così”

La dirigente scolastica dell’istituto, che ha chiamato in causa la Commissione medica, non credeva che la vicenda si sarebbe evoluta in questo modo. “Sono stata io a chiedere al professore di sottoporsi alla verifica della commissione — spiega — ma solo per garantire la sicurezza degli studenti e dell’insegnante stesso. Non immaginavo che la vicenda potesse concludersi così. Purtroppo, questi sono i regolamenti e noi dobbiamo rispettarli. Avrei sperato di poter affidare al collega un’altra mansione ma le disposizioni di legge non lo prevedono“.