Un caso di Dad negata finito in tribunale con sentenze e ricorsi. La notizia arriva da Vigevano dove una famiglia aveva richiesto lo svolgimento di lezioni in didattica a distanza per i due figli a causa del pericolo contagio per il padre dei ragazzi, in condizioni di fragilità.
Come riporta il ‘Corriere della Sera’ l’istituto paritario “Don Tarcisio Comelli” ha negato la possibilità di Dad ai due studenti di scuola media (rispettivamente prima e terza) scatenando una causa civile vinta dalla famiglia degli alunni, con lezioni a distanza concesse e pagamento di spese legali per la scuola. Nella sentenza del giudice del tribunale di Pavia, si parla di “forma di discriminazione indiretta”, peraltro la scuola possiede i mezzi, era in grado di adottare soluzioni organizzative che non mettessero in pericolo i genitori e infine non ha mai chiarito i motivi del rifiuto.
La mamma degli studenti ha dichiarato che i figli hanno perso oltre 40 giorni di scuola tra il ricorso e la sentenza e che solo il Dpcm ha consentito ad uno di loro (quello in terza media) di seguire a distanza le lezioni.
L’istituto ha però impugnato la decisione del tribunale e fatto ricorso, con l’udienza prevista il 24 febbraio.
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