Home I lettori ci scrivono Lo sfogo di un’insegnante

Lo sfogo di un’insegnante

CONDIVIDI

Sono Tiziana Casari, un’insegnante di matematica e scienze alla scuola secondaria di primo grado di un paesino, Bondeno, nella provincia di Ferrara.

Vorrei condividere con la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e con chi è interessato al vero significato di scuola, un mio pensiero.

Scuola: istituzione a carattere sociale che attraverso un’attività didattica organizzata e strutturata, educa e forma l’essere umano dal punto di vista culturale, sociale, personale, ideologico…

…nessuno ha colpa per questa situazione allucinante che stiamo vivendo, ma io credo che la scuola debba mantenere un po’ di dignità.

Dignità scolastica: valore intrinseco della scuola, rispetto di questa istituzione tanto importante e necessaria per ogni essere umano e alla base di ogni società… negli anni è andata sgretolandosi sempre più e ora raggiunge livelli di annullamento mai visti prima.

Arrivo al dunque, al tasto dolente e senza troppi giri di parole …promuovere TUTTI e per tutti intendo “cani e porci”!

In questo momento storico trovo ancora più errato e ingiusto di prima, la promozione gratuita, specie nei confronti di chi veramente si sta facendo in quattro. Non parlo solo dei docenti, ma parlo soprattutto e proprio di quei cari ragazzi, che sono, per fortuna, la maggioranza. Ragazzi che si stanno impegnando tanto, in un momento così difficile e delicato. A differenza di quella, per ora ancora minima, fetta di alunni che definirei già essere parassiti di questa società. Ragazzi inappropriati a cui lo Stato e chi non vuole prendersi delle serie responsabilità, regalerà un’ingiusta promozione e un’enorme peso.

Il peso della  frustrazione, che prima o poi li  schiaccerà per essere promossi “incapaci”!

La frustrazione dell’ignoranza, del non saper parlare, del non saper scrivere, del non saper capire, del non saper far di conto, ma soprattutto di non saper pensare, che sempre più fiorisce nei nostri ragazzi e che noi come istituzione del “sapere” alimentiamo con questo nepotismo, con questo atteggiamento buonista, che non condivido per niente e per nessuna ragione.

Lei  ministra ha la grande responsabilità di premiare l’inadeguatezza e di promuovere la nullafacenza.

PROMUOVERE

Promuovere significa “… far avanzare, favorire..”, ma che cosa?

L’ignoranza, la deficienza? Nel senso più nobile del significato dei termini…ovviamente!

Perchè? Per comodità?

Abbindolare persone incapaci di pensare e di avere un’idea, questo è lo scopo?

L’ignoranza, come insegna la storia, fa comodo ai politici e al sistema.

In tal caso ci state riuscendo e anche bene. Probabilmente proprio Voi… Voi che ci governate avete piacere e pensate sia fruttuoso poter manipolare e manovrare i fili delle marionette che state istruendo verso il vuoto sociale, verso l’analfabetismo e questo non da oggi.

Perché ministra vuole imporci di insegnare ai ragazzi che si può andare avanti nella scuola, che ora è il loro lavoro, senza prendersi alcuna responsabilità facendo i lavativi, dimostrandosi indifferenti, disimpegnati…?

Provo ribrezzo a far parte di questo sistema e mi/vi chiedo: è questo l’insegnamento che deve dare la scuola?

E’ questa la scuola?

No!!!

Non dovrebbe essere questa…

La scuola dovrebbe essere il baluardo delle idee positive, dell’accoglienza e dell’impegno, del: “a ciascuno secondo le necessità e da ciascuno secondo le possibilità”, ma diventa il più delle volte il luogo dove parcheggiarsi o parcheggiare i figli perché non si sa dove stare o rispettivamente, dove metterli. Si scambia il contenuto per il contenitore e un’intera generazione ne esce molliccia e disorientata: mollicci quegli alunni che non si saranno fatti le ossa, disorientati quelli che hanno lavorato e non capiscono se sono tonti o dritti a fare così.

E’ triste che lo stesso stato avalli questa idea, ma perchè lo fa???

Forse per le  troppe magagne da coprire nel sistema ormai arrugginito dove noi insegnanti valiamo meno di zero e non siamo neppure liberi di valutare ragazzi con cui cresciamo, che accompagniamo in parte del loro percorso di vita. Siamo vincolati dalla paura della denuncia e dobbiamo subire umiliazioni e palesi bugie, nascondendoci dietro farse e teatrini che in questi giorni  di pandemia sono esponenziali.

Alunni da rincorrere, da segnalare: alla Dirigente, al coordinatore di classe, ai genitori, ecc. Alunni col ghigno e il sorriso sarcastico che pensano ” …ma chi te lo fa fare prof…tanto siamo tutti promossi…chi se ne frega della scuola!”.  E ci tengo a precisare che tutti questi ragazzi sono dotati della tecnologia necessaria per attivarsi e presentarsi alle videolezioni, per poter produrre materiale da inviare ai docenti, ecc, insomma, avrebbero tutte le carte in regola per fare gli studenti, non hanno scuse!!!

Ma… sanno di essere “protetti dall’alto”, se di protezione si vuol parlare. Gli è stato detto, da chi governa, già a marzo :”…ragazzi tutti promossi….” e loro, che sono: per carattere, situazione socio/familiare, per svogliatezza, incapacità…. degli emarginati scolastici, degli inerti, hanno colto la palla al balzo.

Che schifo! Che tristezza! Che impotenza!

Ministra, vuole che facciamo loro anche un applauso? Li dobbiamo elogiare per non aver abbandonato la scuola o per aver continuato a dormire comodamente mentre i compagni facevano le videolezioni? O ci dobbiamo scusare con loro per le numerose telefonate che in questi mesi abbiamo fatto, disturbandoli, per segnalarli alle famiglie in quanto inadempienti?

Per chi come me fa questo lavoro con passione, credendoci, vive nel dispiacere, nella delusione della triste consapevolezza che tanto è tutta una farsa e una presa in giro alimentata da scuse IMMERITEVOLI di essere ascoltate, spesso aggravate dal sostegno degli adulti.

E a Lei, gentilissima ministra, dico che: “se davvero ci tenesse a questi ragazzi e alla società di cui saranno i pilastri portanti in futuro, darebbe loro un’altra possibilità, gli permetterebbe di ripetere l’anno, di risolvere almeno in parte le lacune che hanno, o se non altro gli permetterebbe di crescere e magari maturare ancora un pò! ”

La bocciatura non come punizione, ma come ennesima possibilità, come ulteriore opportunità, per poter recuperare un atteggiamento sbagliato, delle conoscenze ancora da acquisire, per poter fermarsi e chissà…maturare. Mandarli avanti così, indistintamente, come animali al pascolo, li farà cadere dal burrone della vita. Perché così facendo aumenteranno per loro le difficoltà.

Le richieste saranno al di sopra delle loro capacità, in quanto sprovvisti di strumenti e con lacune pregresse accumulate negli anni. Un vorticoso tunnel da cui sarà impossibile uscire, li travolgerà, ed ecco l’abbandono scolastico, oppure, per evitarlo, si abbassa il livello, si chiede e pretende sempre meno, che è esattamente quello che sta accadendo oggi a scuola, appiattendo così sempre più il “sapere” e la “conoscenza”.

Non può passare il messaggio di indifferenza a questi comportamenti inadeguati e inadempienti. Come citò Gramsci “…l’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita”.

Le chiedo Ministra di non essere indifferente, ne vale del futuro di questi ragazzi…. e non sarà una segnalazione sulla scheda di valutazione a farli diventare responsabili, nè un asterisco o qualsiasi altra cosa Lei si inventerà.

Non so se qualcuno mai leggerà questo sfogo, non so se qualcuno vorrà condividere le mie parole, nel bene e nel male, sta di fatto che ognuno è libero di pensarla come vuole….e mi chiedo se ancora a qualcuno interessa sapere come la pensano le persone che credono, come me, non alla “Buona Scuola”, ma alla Vera scuola.

Tiziana Casari