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Mario Lodi: adesso il suo giornale A&B è disponibile on line. Il maestro di Piadena nasceva 102 anni fa.

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A&B Adulti e bambini che vogliono diventare amici è il titolo di una delle più importanti (e meno note) iniziative editoriali di Mario Lodi, il maestro di Piadena nato esattamente 102 anni fa, il 17 febbraio 1922.
Il primo numero esce nel 1983 come inserto mensile di “Mondo Padano”, settimanale di Cremona.
Dal 1984, con la costituzione delle «Edizioni A&B», diventa pubblicazione autonoma, indipendente e autofinanziata, in vendita per abbonamento e a distribuzione nazionale.

A lavoraci come redattori c’è un gruppo di maestri di scuola elementare (Aldo Pallotti, Nello Pieroni, Eligio Omati e Gioacchino Maviglia) coordinato da Mario Lodi e aiutato dal grafico Roberto Lanterio.
Nel 1989 il progetto prende il nome di “Il Giornale dei Bambini” e viene pubblicato dall’editore Sonda.

“Questo piccolo giornale – scriveva Mario Lodi in un editoriale del 1985 – nasce per dare la parola ai bambini, per conoscere chi sono, come vivono, cosa fanno per migliorare il mondo. È un giornale povero, senza colori e senza pubblicità, ma certamente i bambini e gli adulti che vi scriveranno lo faranno diventare ricco di idee, di fantasia, di fatti”.
E, sempre nel 1985, il maestro Lodi spiegava: “La testata A&B non significa spartire le pagine un po’ ai bambini e un po’ agli adulti, sulle quali ognuno racconta quel che gli pare. La ‘e’ che unisce gli Adulti con i Bambini vuol dire far conoscere quel che i bambini e gli adulti riescono a fare insieme soprattutto a vantaggio dei bambini. Oppure confrontare il pensiero degli adulti con quello dei bambini su particolari argomenti. E anche per aiutarsi a vicenda a diventare sempre più amici”.

Proprio in questi giorni la “Casa delle Arti e del Gioco” ha messo a disposizione nel proprio sito la collezione completa delle annate 1983/1988 del giornale.
La Casa era nata alla fine degli anni ’80 quando, con i soldi del premio internazionale Lego, Mario Lodi decise di ristrutturare a Drizzona, frazione del Comune di Piadena Drizzona (CR), una parte della cascina in cui abitava per trasformarla in un grande laboratorio didattico per le scolaresche e per il territorio.