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Mascherine agli esami, Giannelli: “Serve aggiornare le regole per le scuole. E poi torniamo a parlare dei veri problemi”

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Niente mascherine agli esami, questo l’esito del Consiglio dei Ministri di oggi, ma già anticipato due giorni fa dall’incontro tra i ministri Bianchi e Speranza e l’istituto superiore di sanità. Ad intervenire a SkyTg24 il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli che ha spiegato la propria posizione:

Mascherina? “Pare sia arrivato il momento di dismetterla perché i dati ce lo consentono. Non dimentichiamo però che c’è ancora una legge che vige nelle scuole in cui è obbligatoria la mascherina, per cambiare serve un decreto legge che il governo può approvare in due minuti. Mi sono già espresso in termini abbastanza polemici sulla questione. Concentrare l’attenzione e limitare il dibattito su quest’argomento è limitativo. Parlerei delle risorse alla scuola. Scandaloso tornare al 3,5 del Pil. Spero che tutti i politici adesso si occupino di incrementare il finanziamento nelle scuole”.

“Se si voleva davvero che queste mascherine non venissero utilizzate agli esami – prosegue Giannelli – bisognava pensarci prima. In alcuni casi come le scuole medie gli esami sono finiti, se c’era quest’interesse bisognava muoversi prima”.

A seguire l’intervento del sottosegretario alla Salute Pierpaolo SIleri che ha confermato il no alle mascherine in classe:

Sileri: “La mascherina a scuola era importante in un momento di vaccinazioni basse. L’utilità di un anno fa non è la necessità di oggi. Non c’è più motivo di portare avanti la mascherina nelle aule scolastiche. Il ragazzo non si contagia a scuola, ma fuori. Le attività extra scuola sono di gran lunga superiori. Quel contagio che avviene a scuola, determina problemi bassissimi, salvo che non arrivi una variante più pericolosa, ma non sta accadendo. Esami? Credo non serva più la mascherina. La scelta è collegiale, non decido io. Poi la puoi usare con buonsenso, o magari se c’è un contagiato.