Home Attualità Michelle e Agnese a passeggio. E Obama a Renzi: riforme coraggiose

Michelle e Agnese a passeggio. E Obama a Renzi: riforme coraggiose

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Una prof nel cuore della potenza più grande del pianeta: Michelle Obama e Agnese Landini, la moglie del presidente del Consiglio Matteo Renzi e docente di lettere, a passeggio nei giardini della casa Bianca, come due vecchie amiche.

La first lady indossava un vestito smanicato bianco e nero con un motivo dorato, lady Renzi un abito a maniche corte verde e ballerine nere. Le due hanno assistito alla performance di ballo di un gruppo di bambini della scuola elementare Savoy di Washington, che fa parte del circuito di scuole aderenti al programma Turnaround Arts Initiative, che si pone l’obiettivo di integrare varie forme d’arte nel curriculum scolastico di zone più disagiate.

Non sappiamo se abbiano parlato di “buona scuola”, della difficoltà dei precari, dell’alternanza scuola lavoro e dei discorsi di Davide Faraone, ma la prof Agnese, dalla aule scolastiche italiane è passata a quelle più sfarzose della Casa Bianca, compreso il giardino.

Più complicato il ruolo del marito, il presidente del Consiglio, che ha incontrato Barack Obama in colloquio nello studio ovale.

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La giornata alla Casa Bianca era cominciata con una cerimonia di benvenuto della delegazione italiana. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, accompagnato dalla moglie Agnese, era stato accolto alla Casa Bianca dal presidente Obama e dalla moglie Michelle. Presenti anche il vicepresidente Joe Biden e il segretario di Stato Usa John Kerry. 

I due si sono poi presentati dinnanzi ai giornalisti per la conferenza stampa congiunta. Per il presidente statunitense, Renzi rappresenta una nuova generazione di leader, non solo in Italia, ma nell’Unione europea e nel mondo. “Siamo d’accordo sul fatto che bisogna concentrarsi sulla crescita per la prosperità delle persone: Matteo sta facendo le riforme in Italia, a volte incontra resistenze e inerzie ma l’economia ha mostrato segni di crescita, anche se ha ancora tanta strada da fare”, ha detto Obama, sottolineando che “ci sarà un referendum per ammodernare le istituzioni italiane” che può “aiutare l’Italia verso un’economia più vibrante”. Obama ha concluso: “tifo per Matteo perché abbia successo e credo debba restare in politica qualunque sia il risultato del referendum”. 

Renzi, oltre al referendum, ha affrontato argomenti di interesse internazionale come la crisi dei migranti, la Libia, l’economia. “Gli Usa sono un modello: avete indicato la via per uscire dalla crisi – ha detto Renzi – penso che la Ue possa fare di più. Ovviamente sappiamo che vanno fatte riforme strutturali”.  Sul terrorismo Renzi ha detto di non essere preoccupato – “sconfiggeremo l’Isis”, ha affermato – ed ha ricordato l’impegno italiano a Mosul per la ricostruzione della diga. Per quanto riguarda i rifugiati e gli sbarchi, il presidente del Consiglio punta ad una stabilizzazione della Libia anche per un blocco delle partenze. “Siamo molto fieri di salvare la vita a tante persone ma il mare è il peggior posto per salvare la vita a una persona. Per evitare che il Mediterraneo si trasformi in un cimitero occorre una strategia di lungo periodo  per aiutare queste persone nei loro Paesi”.