Home Didattica Micro:bit, cos’è? Un esempio di didattica laboratoriale

Micro:bit, cos’è? Un esempio di didattica laboratoriale

CONDIVIDI

Quali ambienti, strategie e scenari per la didattica laboratoriale? La sfida “interagisci con l’ambiente con il tuo micro:bit” è una modalità, credo divertente, per aiutare gli studenti a canalizzare la loro passione e nello stesso tempo fornire abilità che potranno renderli cittadini consapevoli ed attivi. E’ una formula molto semplice che mi ha sempre permesso di ottenere da parte degli studenti un aumento di entusiasmo nell’apprendere argomenti di carattere tecnologico. Infatti l’entusiasmo aumenta se si aggiunge uno scopo sociale, pertanto se vengono immersi in esercizi creativi, che hanno una reale attinenza con la loro vita, riescono a produrre soluzioni originalissime.  (VAI AL CORSO)

E’ una formula didattica che definisco “minimalista” che mi ha sempre dato ottimi risultati e se sviluppata ad esempio con dispositivi tecnologici specificatamente pensati per fare didattica, come BBC micro:bit, tutto diventa semplice per il docente e per l’allievo.

iscriviti

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

Il corso

Su questi aromenti il corso Laboratori con BBC Micro:Bit, in programma dall’11 maggio.

L’idea è quella di concentrare l’attività laboratoriale su temi precisi come:

  • proteggere i mari dall’inquinamento delle plastiche
  • sensibilizzare sulla deforestazione dell’Amazonia
  • ridurre l’inquinamento dovuto ai combustibili fossili
  • controllare l’inquinamento sonoro nelle nostre città
  • riduzione dei rifiuti alimentari
  • riduzione dell’inquinamento dei fiumi
  • e molto altro

Ma da dove partire?

Io tipicamente analizzo l’ambiente in cui lavoro, la scuola, il luogo in cui i miei studenti ed io trascorriamo il maggior numero di ore della nostra giornata.

Una delle ultime idee che ho sviluppato e che vi esporrò durante il corso: “Laboratori STEAM con BBC micro:bit”, nasce da un caffè al bar della scuola 🙂 un luogo ampio e luminoso disposto al piano terra della scuola e che si affaccia su un prato su cui si trovano i campi di allenamento dei ragazzi. Oltre la cancellata, verso il lato ovest della scuola, una linea ferroviaria ad alto flusso. Qualche settimana fa osservavo la superficie del mio caffè e al passaggio di un treno notavo le onde che si formavano su di esso, onde che mi hanno fornito l’idea per una nuova sperimentazione con BBC micro:bit.

L’idea è stata quella di realizzare dei rilevatori di vibrazione da disporre in più punti della scuola, in modo che si possano rilevare le vibrazioni dovute al passaggio degli allievi nei corridoi della scuola o ancora disporli lungo la cancellata della scuola per visualizzare, in modo numerico, come si propaga la vibrazione creata al passaggio del treno.

Questo dispositivo è realizzato con un componente elettronico semplicissimo che fornisce una tensione elettrica ai suoi campi se soggetto a vibrazione o a compressione, tutto con pochi centesimi di elettronica. Questo sensore è stato poi inserito all’interno di un involucro stampato in 3D ed il tutto connesso ad una lunga e sottile bacchetta di legno che costituisce l’elemento vibrante che “sente” le vibrazioni esterne.

Tramite un collegamento remoto alle varie “antenne vibranti” è possibile poi rilevare i dati e memorizzarli, così facendo ne è nata una sperimentazione che produrrà, come spero, attività non solo di carattere tecnologico, ma che potrebbero far riferimento all’educazione civica, alla protezione dell’habitat, al design, all’architettura e molto altro.

Studente: Ma Prof. se possiamo leggere remotamente le vibrazioni possiamo far sapere a qualcuno quando le piante che abbiamo a scuola hanno bisogno di acqua?

Io: Certamente sì!

Passo due: tanti fiori artificiali, stampati in 3D, i cui petali contornano un micro:bit che trasmette il livello di umidità del suolo ad un sistema centrale di rilevamento.

Qualcuno penserà che realizzare tutto ciò sia qualcosa di complesso e indirizzato solo a studenti delle superiori, assolutamente no, la sperimentazine non nasce per spiegare elettronica, ma per aumentare l’interazione tra allievi e ambiente. Le competenze tecniche per realizzare strumenti con BBC micro:bit, possono essere acquisite velocemente con poche ore di studio pratico.

Se siete interessati come usare micro:bit per realizzare:

  • cacce al tesoro didattiche
  • robot
  • ausili per la disabilità
  • sistemi di rilevazione ambientale
  • e molto altro

Vi aspetto al mio corso per mostrarvi come fare e sperimentare con voi.