Ministri della pubblica istruzione

Sinceramente non mi sembra che ci si accorga più di tanto dei vari Ministri che si susseguono a breve distanza. Incapaci di lasciare il segno, di rinnovare veramente, di toccare i veri punti dolenti della scuola: lo spreco che si accompagna ai tagli (c’è chi può e chi non può…), l’ignoranza in materia giuridica di tanti dirigenti (una laurea in Legge obbligatoria non sarebbe poi tanto male per un dirigente pubblico…), l’obsolescenza didattica sul piano dei metodi e delle tecnologie (ci sono docenti – giovani – che piangono entrando in una classe con la Lim e non sanno fare una ricerca in Google…).

Per non parlare delle contraddizioni tra Usr che decretano a volte in senso opposto, in nome dell’Unità d’Italia (anche qui c’è chi può e chi no).
Insomma pare che gli unici a non accorgersi di una scuola allo sbando siano loro: i Ministri.

 

I lettori ci scrivono

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