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Monitoraggio spese per supplenze: Padoa Schioppa non si fida di Fioroni

Che fra Ministero della Pubblica Istruzione e Ministero dell’Economia non corra buon sangue è ormai cosa risaputa, ma era difficile immaginare che i rapporti fra i due dicasteri fossero talmente tesi da dare luogo a iniziative come quella che sta coinvolgendo le scuole in questi giorni.
Il Ministero dell’Economia, per il tramite dei revisori dei conti, sta chiedendo alle scuole gli stessi dati sulla spesa per le supplenze già raccolti dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Evidentemente il Ministero diretto da Padoa Schioppa non si fida affatto dei dati che potranno pervenire da viale Trastevere e preferisce condurre un’indagine in proprio.
In effetti a proposito del rilevamento avviato dal Ministero dell’Istruzione avevamo già avuto modo di segnalare qualche incongruenza.
Il MPI aveva demandato il monitoraggio a ciascuna direzione regionale e quindi i dati sono stati raccolti con modelli diversi, con il rischio di ottenere risultati non comparabili fra loro.
Nei prossimi giorni, però, il Ministero provvederà all’apertura sul sistema informativo di una nuova funzione per rilevazione in tempo reale di dati che dovrebbero servire ad “aggiustare” il meccanismo di erogazione dei fondi.
In particolare gli uffici di segreteria dovranno inserire nel sistema i dati relativi alle spese che si presume di sostenere fino al 30 giugno in modo da consentire al Ministero di assegnare le risorse necessarie.
Ma, a quanto pare, il Ministro Padoa Schioppa non si fida né dei dirigenti di viale Trastevere e men che meno dei tecnici che hanno messo a punto il sistema di rilevazione telematica dei dati e quindi ha deciso di controllare le cifre che le scuole stanno fornendo alle direzioni regionali utilizzando un proprio sistema.
E, per sottolineare che l’indagine del Ministero dell’Economia, non deve essere presa alla leggera i revisori dei conti stanno segnalando alle scuole che i dati forniti saranno accuratamente verificati nel corso della prossima visita.

Reginaldo Palermo

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