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Morto Giorgio Rembado, fondatore dell’ANP

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E’ mancato stanotte Giorgio Rembado, uno dei fondatori della Associazione Nazionale Presidi, nata 40 anni fa.
Ad Antonino Petrolino, che con Rembado ha operato per decenni, abbiamo chiesto un ricordo professionale e umano di un uomo di scuola è stato per tanti anni un saldo riferimento per i presidi della sua associazione ma anche di quanti si sono occupati di scuola.


Con lui si chiude una pagina importante della vita di Anp. Della storica associazione professionale dei dirigenti scolastici, Giorgio Rembado era stato tra i fondatori, già negli anni Ottanta del secolo scorso; l’aveva poi guidata ininterrottamente dal 1990 al 2017. Ma il rilievo del suo ruolo non sta nella durata, pur eccezionale, della sua leadership, ma nelle trasformazioni che, anche per suo impulso e comunque sotto la sua guida, la figura dei capi di istituto ha conosciuto.

La lunga storia della sua azione alla guida di Anp ha conosciuto due stagioni: la prima, rapida ed esaltante, ha visto affermarsi i modelli organizzativi – rivoluzionari a quel tempo – dell’autonomia delle scuole e della dirigenza dei capi di istituto. In meno di quindici anni, quelli che erano poco più che funzionari esecutivi sono divenuti dirigenti pubblici, dotati di poteri significativi, almeno nelle intenzioni del legislatore. La seconda, più lunga e faticosa e tuttora non del tutto conclusa, è stata votata alla ricerca della piena parificazione, anche economica, con gli altri dirigenti.

Chi ha avuto il privilegio di condividere con lui entrambe queste stagioni deve oggi ricordare la lucidità della sua visione, la capacità anticipativa rispetto alle dinamiche che hanno attraversato la realtà della professione, l’energia e la coerenza con cui ha condotto le numerose battaglie di volta in volta necessarie. Al tempo stesso, va sottolineata l’elasticità intellettuale di cui ha saputo dar prova per restare fedele ad un’idea attraverso il continuo mutare dei contesti con cui doveva misurarsi. Un navigare di bolina, per mutuare un’espressione che a lui, orgogliosamente ligure, sarebbe forse piaciuta. Se Anp è oggi un riferimento ineludibile di ogni dibattito sulla professione del fare scuola, lo deve soprattutto a lui.