Home Attualità Nasce il primo polo italiano della Robotica: si va verso l’Industria 5.0

Nasce il primo polo italiano della Robotica: si va verso l’Industria 5.0

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Nasce RoboIt, il primo Polo nazionale per il Trasferimento Tecnologico della Robotica, con l’obiettivo di valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica italiana attraverso la creazione di startup nate nei laboratori delle Università e dei Centri di ricerca di eccellenza.

Il nuovo Polo della robotica di Genova è frutto di una collaborazione tra l’Istituto Italiano di Tecnologia e Cdp Venture Capital, il fondo per l’innovazione di Cassa Depositi e Prestiti che metterà a disposizione una cifra pari a 275 milioni di euro All’interno del complesso saranno coinvolte diverse università e aziende con l’obiettivo di sviluppare la ricerca a livello di Paese Italia su uno dei temi più innovativi degli ultimi anni quale è la robotica.

Cosa è Robolt

Il progetto prevede infatti accordi con le principali Università e Centri di ricerca per finanziare le fasi iniziali di vita delle startup che porteranno avanti i progetti relativi, un approccio di sistema che si poggia sulle opportunità più promettenti della ricerca italiana per far nascere nuove generazioni di imprenditori e di investitori.

L’investimento non riguarderà quindi solo il polo di Genova che conterà in ogni caso dei primi 40 milioni di investimento con effetto leva stimato di oltre 100 milioni in 4 anni e con l’obiettivo di allargare presto su altri Poli Nazionali

Il Polo sorgerà in particolare nella zona della Valpolcevera a pochi metri dal nuovo Ponte “Genova, San Giorgio”, dove sta nascendo quella che viene considerata la prima Robot Valley Europea. In tale area è infatti in corso un importante progetto di rigenerazione urbana fortemente voluto dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova che comprende, a partire dai laboratori di Robotica Iit già presenti nel Bic (Business Innovation Center, incubatore della Società Finanziaria della Regione), e la “Green Factory”, polo integrato di ricerca, sviluppo start up ed accelerazione unico del suo genere.

All’interno del complesso si opererà secondo un modello Hub & Spoke, ai ricercatori saranno infatti messe a disposizione risorse economiche e competenze specialistiche all’interno delle Università e dei Centri di Ricerca aderenti al progetto (Spoke), tali progetti saranno poi “spostati” all’interno del Polo che farà da Hub per il loro sviluppo.

Verso l’industry 5.0

Il polo nasce nell’ambito di quella che viene definita l’industria 4.0 che sta oramai passando alla nuova Industria 5.0 un nuovo modello chiamato di “Collaborative Industry”, ossia un modello di impresa caratterizzato dalla cooperazione tra macchine ed esseri umani, con il fine ultimo di dare un valore aggiunto alla produzione creando prodotti personalizzati che rispettino le esigenze dei consumatori.

All’interno di questo contesto in forte evoluzione il nostro Paese rappresenta una realtà che sta investendo molto sia in termini economici che di risorse e competenze, sul comparto dell’Automazione (ambito più ampio di cui fa parte la Robotica), rappresenta un grande sviluppo e un’eccellenza in Europa e nel mondo.

Ad oggi in Italia sono presenti oltre 104 mila imprese che si occupano di automazione, più di 500 startup e Pmi innovative del settore. Questa realtà ha prodotto già più di 6000 brevetti europei in robotica depositati negli ultimi dieci anni nel nostro Paese, mentre nei prossimi cinque anni è prevista una crescita del +245% in applicazioni di logistica e del +189% in ambito biomedicale.

Il nostro Paese sta provando quindi ad organizzarsi per essere protagonista di questa nuova opportunità legata a quella che è definita come la corsa all’oro della robotica con l’obiettivo di favorire grazie a questo progetto la nascita di 50 nuove aziende nei prossimi 5 anni e di diventare di fatto uno dei Paese leader nel campo della robotica ed automazione.

Questo ambizioso progetto consentirà inoltre un più fluido e stimolante scambio di idee su tematiche legate all’innovazione digitale e di concretizzare le ricerche di robotica trasferendole verso le aziende e quindi verso il mercato.

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