Dal 1° settembre 2000 i capi d’istituto entrano a pieno titolo nell’area della dirigenza statale. Vanno in soffitta definitivamente gli appellativi di preside e di direttore didattico per lasciare il posto alla nuova qualifica di dirigente scolastico. Non si tratta, evidentemente, di un semplice mutamento semantico. La stipula dell’accordo costituisce infatti il presupposto indispensabile per dare il via libera alla cosiddetta contrattazione separata.
Le trattative avranno luogo facendo riferimento ad un nuovo contesto: quello della dirigenza scolastica che, pur rimanendo formalmente inserito nel comparto scuola, sarà autonomo, di fatto e di diritto, per quanto riguarda lo stato giuridico del personale.
Una condizione che prelude ad aumenti retributivi che, stando alle rivendicazioni delle organizzazioni sindacali, potrebbero sfiorare i 25 milioni lordi all’anno.
Allo stipendio più pingue faranno, però, riscontro una serie di responsabilità non presenti nel precedente rapporto di lavoro. Tra queste, l’assoggettamento alla disciplina del Dlgs 29/93, che prevede, tra l’altro, la possibilità di revocare l’incarico dirigenziale e, nei casi più gravi, addirittura di ricorrere al licenziamento, qualora non venissero raggiunti gli obiettivi prefissati o si verifichino scompensi nella gestione del personale.
Per visionare il Contratto Collettivo Quadro del 9 agosto 2000 clicca sul link
Si chiama maestra Genia e sarebbe nata da un comando che gli sviluppatori hanno impresso all’intelligenza…
"Legacoop Romagna accoglie con favore la possibilità che gli studenti minorenni delle superiori siano impiegati…
Sulla base delle dichiarazioni del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha richiesto a tutti i ministeri di…
"Pur non sottovalutando le offese rivoltemi in quanto antifascista, spiacevoli ma non originali, sono convinta…
Un aspirante del personale Ata che ha già un servizio di 23 mesi e 16…
Riceve periodicamente minacce e pesanti insulti la preside Annalisa Savino, dirigente del liceo scientifico Leonardo…