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Non fermate il cammino delle riforme

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Chi opera nel sistema dell’istruzione “deve esigere dal Parlamento” che non sia fermato il cammino delle riforme. E’ questo il messaggio conclusivo della relazione del ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer al seminario “Saperi e formazione nel progetto di riforma della scuola”, che, organizzato dal Cidi (Centro di iniziativa democratica degli insegnanti) in collaborazione con la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università statale di Milano, si è tenuto nel capoluogo lombardo il 25 e il 26 ottobre.
Il convegno, a carattere nazionale, si è posto l’obiettivo di delineare un quadro complessivo della situazione a causa dei cambiamenti in atto, dal quale risulti evidente il disegno unitario connesso ai vari momenti di una riforma che ha lo scopo sia di rendere la scuola più conforme ai tempi sia di valorizzare l’impegno dei docenti. Filo conduttore del congresso è stata la verifica delle mete sino ad ora raggiunte dal sistema dell’istruzione e congiuntamente di coniugare le considerazioni con una riflessione sulla formazione in servizio e sulla nuova professionalità degli insegnanti.
Il ministro Berlinguer ha sottolineato come oggi non sia più tempo di essere spettatori, ma di diventare dei protagonisti dei processi di trasformazione perché tante sono le novità legislative che stanno modificando il quadro del pianeta istruzione. Il nuovo fa nascere però anche delle difficoltà principalmente connesse al riordino dei cicli, ai saperi e all’autonomia. Ci sono tanti timori, ma resistere ai fenomeni innovativi significa non capire le esigenze della società, che deve stringere un patto con i docenti, che devono essere ben formati e la cui funzione non è solo quella di trasmettere dei contenuti. Gli insegnanti non “sono degli animatori” perché a “scuola si va per imparare” ed il loro contributo renderà irreversibile il processo delle trasformazioni.