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Nuove indicazioni nazionali, Castellana (Gilda): “Chi insegnerà il latino, organici aggiuntivi o gli scarsi fondi della scuola?”

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Vito Carlo Castellana, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, ha espresso alcune considerazioni critiche sulle nuove indicazioni nazionali anticipate dal Ministro dell’Istruzione Valditara durante un’intervista a Il Timone, programma del Giornale Radio. Castellana ha descritto l’annuncio come “quasi uno spot”, sottolineando che si tratta di indicazioni e non di programmi obbligatori, dato il contesto dell’autonomia scolastica.

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Tra i punti positivi, il coordinatore ha evidenziato il possibile ritorno alla separazione tra storia e geografia, eliminando la formula della “geostoria”, introdotta anni fa per ridurre gli organici e i costi. “Ripristinare due ore per ogni materia sarebbe positivo, ma bisognerà vedere se ci saranno risorse adeguate per renderlo possibile”, ha affermato.

Più scetticismo emerge sull’introduzione del latino. Castellana teme che la proposta possa creare differenze tra sezioni “di serie A”, con il latino, e “di serie B”, senza. Inoltre, si chiede come verrà organizzata la materia: “Chi la insegnerà? Serviranno organici aggiuntivi o si scaricherà il tutto sui già scarsi fondi delle scuole? Se non ci saranno risorse concrete, resterà un’idea priva di sostanza”.

Sul tema dello studio della Bibbia, Castellana manifesta perplessità: “In uno Stato laico, dove esiste già l’insegnamento della religione cattolica, parlare di Bibbia sembra superfluo. Si intende includerlo nell’orario di religione? È già previsto”.

Il coordinatore della Gilda invita a concentrare gli sforzi su problemi più urgenti, come il reclutamento stabile degli insegnanti, la lotta al precariato e l’adeguamento delle retribuzioni al livello europeo. “La qualità della scuola passa prima di tutto dalla valorizzazione della funzione docente, e questo richiede una retribuzione dignitosa”, ha concluso.