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Nuovo Tepidarium all’Orto Botanico di Catania. Inaugurazione il 15 settembre

Lunedì 15 settembre, alle 10 l’Orto Botanico di Catania, diretto da Pietro Pavone, inaugura la nuova Serra “Tepidarium” destinata alla coltivazione delle piante tropicali.
Dopo i saluti istituzionali e l’inaugurazione, dalle 11,30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 18,30 si terrà un convegno organizzato dal Gruppo “Orti botanici e giardini storici” della Società Botanica Italiana, aperto a tutti gli interessati. 
Saranno relatori: Tessa Matteini (Firenze), Anna Lambertini (Firenze), Francesco Maria Raimondo (Università di Palermo), Rosanna Caramiello (Università di Torino), Loretta Gratani (Università di Roma “ La Sapienza ”), Giancarlo Cassina (Università di Padova), Biagio Guccione (Università di Firenze), Daniele Dallai (Università di Modena e Reggio Emilia), Paolo Grossoni e Franca Bessi (Università di Firenze), Rosanna Costa e Pietro Pavone (Università di Catania). Presenzia, per i saluti istituzionali, Nunzio Caruso, dirigente dell’Azienda Foreste Demaniali di Enna.
Il programma prevede interventi sulle limonaie, serre e tepidari nel disegno del giardino, le serre come figure nell’arte dei giardini del Novecento e nel landscape design contemporaneo, le serre nella progettazione degli spazi verdi, ecc.
Il nuovo Tepidarium dell’Orto Botanico riproduce l’architettura della precedente serra e rispecchia l’arte delle antiche maestranze francesi. Francesco Tornabene, fondatore dell’Orto catanese, nella sua pubblicazione  “Hortus Botanicus” 1887, così scriveva:”…Esso Tepidario fu costruito dalla Maison Le-febure O’ Reilly et Dormois Succur. Rue du Fauboury du Telmple, 92, Paris. E’ in ferro e cristalli ed eseguito su un disegno scelto da me ad imitazione di quello che sta nell’Orto Botanico di Palermo, tranne alcune modifiche che il tempo e l’esperienza avevano mostrate necessarie apportarvisi. L’architettura di detto Tepidario è classica ma con qualche tendenza al moderno”. Purtroppo quest’opera non arrivò al secolo di vita. Toccò a Valerio Giacomini, direttore dell’Orto, autorizzare, nel 1956, la demolizione. Egli così commentò: “….dimostratosi vano ogni tentativo di restauro, si dovette demolire la monumentale serra che costituiva il Tepidario”.
Oggi, l’attuale Direttore dell’Orto Botanico catanese, grazie alla Sua perseveranza e alla disponibilità economica offerta dal “Progetto coordinato Catania–Lecce” (finanziato dal Ministero dell’Università e dalla Comunità europea), potrà inaugurare questa splendida struttura nella ricorrenza del 150° anniversario dell’Orto Botanico. La serra, attualmente ospita oltre 160 specie vegetali, fra cui l’albero del pane, la pianta del caffè, quella del cacao, della papaia, del tamarindo, ecc. (costo della ricostruzione dell’opera Euro 425.954,04 ). 
Farà da madrina Giovanna Cosentino Di Rondé – presidente del Garden Club catanese che afferma di essere onorata dell’invito e sottolinea che il Club da lei presieduto sostiene la cultura del verde per valorizzare e restaurare aree pubbliche e private e nel contempo promuove diverse manifestazioni come “La Giornata del Giardino”.  
La finalità di tale opera mira a far comprendere la funzione degli Orti Botanici che sono uno scrigno di biodiversità. 
La società moderna non potrà mai essere disgiunta dalla conoscenza di quella natura senza la quale l’Uomo non potrebbe esistere.

In questo momento di grandi difficoltà per la ricerca scientifica è ancora più significativa l’inaugurazione di uno spazio culturale e scientifico che senza dubbi sarà di riferimento a scala nazionale e internazionale.
Un nuovo stimolo per le scuole che vorranno inserire nei loro Piani dell’offerta formativa una tappa imporatnte per la formazione dei giovani nel rispetto delle piante e del verde in città.

Redazione

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