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Obbligo per i genitori di “prelevare” i figli a scuola. Ed è polemica

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Con l’apertura delle scuole, prevista oggi 12 settembre in Lombardia, scoppia pure la polemica per causa di una circolare che dispone che gli studenti dell’istruzione secondaria di primo grado di un istituto di Bergamo, potranno tornare a casa solo se ‘prelevati’ dai genitori. Una disposizione che, secondo quanto riporta l’Eco di Bergamo, ha lasciato perplessi non solo le famiglie ma anche le istituzioni. “L’autonomia dei ragazzi è da favorire”, ha detto l’assessore all’istruzione del comune. La circolare è stata pubblicata sul portale dell’Istituto Comprensivo Statale ‘Alberico Da Rosciate’ (scuola dell’ infanzia, Primaria e Secondaria), il 9 settembre scorso.

 

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“Preso atto della vigente legislazione in materia di responsabilità per la vigilanza, la sorveglianza e l’assistenza nei confronti di soggetti minori (fino a 14 anni) – ha scritto la dirigenza – si comunica ai genitori che per il corrente anno scolastico, il ritiro alla fine delle attività didattiche di tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado dovrà avvenire attraverso accompagnamento dei genitori (o di un incaricato maggiorenne), in quanto minori di 14 anni”.

Una disposizione rivolta quindi a ragazzini che vanno dagli 11 ai 14 anni. Le famiglie hanno accolto con molta perplessità questa disposizione che, tra l’altro, crea loro non poche difficoltà organizzative. “Il tema dell’autonomia dei ragazzi all’uscita della scuola ci riguarda – dice l’assessore – perché è strettamente legato anche a come è la città al di fuori della scuola. Non è il primo anno che, con l’inizio dell’anno scolastico, affrontiamo una tematica simile: è un tema sul quale ci si può confrontare e sul quale si può trovare una linea di comportamento condivisa, tanto più che esistono già sul territorio esperienze positive che possono essere prese d’esempio”.