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Obbligo vaccinale, la verifica riguarda anche il personale assente dal servizio: nuova nota del MI [PDF]

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A specifica delle indicazioni già fornite con nota n. 1927 del 17 dicembre 2021 e per rispondere agli ulteriori quesiti, il MI ha diffuso una nuova nota, con la quale ribadisce che il decreto legge 26 novembre 2021, n. 172 non prevede deroghe all’obbligo vaccinale per il personale scolastico e che, dunque, a prescindere dalle vicende contingenti che interessano i singoli rapporti di lavoro, la vaccinazione costituisce per tutto il personale della scuola, anche se assente dal servizio, requisito essenziale per lo svolgimento delle attività lavorative.

LA NOTA

Quindi, dalle procedure di verifica dell’avvenuta vaccinazione potranno essere esclusi esclusivamente:

  • coloro che non svolgono la propria prestazione di lavoro presso le istituzioni scolastiche perché prestano servizio presso altra amministrazione o ente (es. collocamento fuori ruolo, comando, mandato amministrativo)
  • coloro che fruiscono di aspettative o congedi che comportano l’astensione piena e continuativa dalle attività lavorative a scuola (per i motivi di assistenza e/o di cura familiare o per i motivi personali – aspettativa per motivi di famiglia, congedo per maternità, paternità, per dottorato di ricerca)
  • sospesi dal servizio per sospensione disciplinare e cautelare
  • personale che versa nelle condizioni di infermità, previste dalla normativa vigente e certificate dalle competenti autorità sanitarie, che determinano l’inidoneità temporanea o permanente al lavoro.

La reazione di Gilda degli Insegnanti

Errare è umano, perseverare è diabolico. Un proverbio che, evidentemente, è ben conosciuto al Ministero dell’istruzione. Dopo la nostra levata di scudi contro l’illegittimità della nota emanata il 17 dicembre, che estende l’obbligo vaccinale al personale assente per malattia o altri motivi, anche il Governo smentisce il provvedimento. Eppure, cocciutamente, viale Trastevere si ostina a non voler tornare sui suoi passi”. Ad affermarlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, in merito alle disposizioni che inducono i dirigenti scolastici a effettuare il controllo del Green Pass nei confronti dei lavoratori assenti.

Si tratta di un provvedimento fumoso e frammentario, – spiega Di Meglio – tirato fuori dal cilindro nello stesso giorno in cui la Presidenza del Consiglio dei ministri ha emanato disposizioni chiare e puntuali che precludono ai dirigenti scolastici di effettuare questi controlli nei confronti dei lavoratori che non si trovano attualmente in servizio. La situazione è paradossale e pone in evidenza l’inadeguatezza dell’intervento ‘interpretativo’ adottato dall’Amministrazione scolastica, che sta creando ulteriore ansia, incertezza e confusione, aggravando una situazione già di per sé drammatica”. 

Invece di perseverare cocciutamente nell’errore, – afferma Di Meglio – sarebbe quanto meno opportuno che viale Trastevere intervenisse annullando la nota e sostituendola con un’altra che risulti conforme alla normativa vigente. Molti dirigenti scolastici, infatti, applicando le disposizioni ministeriali, hanno già avviato le procedure che potrebbero portare alla ingiusta sospensione di lavoratori assenti che risultano attualmente sprovvisti del Green Pass”, conclude il coordinatore nazionale.