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Occupazioni scuola: minacce di morte su un muro di Torino ad un dirigente che voleva denunciare venti studenti

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Si parla ancora di occupazioni a scuola: il dirigente di un liceo di Torino, come riporta Il Corriere della Sera, è stato minacciato di morte dopo aver annunciato di voler denunciare una ventina di allievi del collettivo studentesco che ha occupato.

“Questi sono quelli bravi, figuriamoci quelli cattivi”

“Questi sono quelli bravi, figuriamoci quelli cattivi”: così ha commentato il dirigente scolastico sul suo profilo Facebook. La querela in questione per danni era stata poi presentata contro ignoti, ma tensioni con gli studenti si erano già verificate in occasione della precedente occupazione, a febbraio del 2023, definita dal preside di matrice “squadrista”. 

Inoltre a ottobre, dopo una manifestazione, il dirigente scolastico, candidato alle amministrative 2021 con Sinistra Ecologista, aveva commentato via social: “I fascisti rossi di Askatasuna sono rimasti coraggiosamente nelle retrovie, pensando bene di mandare allo sbaraglio a prendersi le manganellate quattro ragazzetti sprovveduti, dopo averne opportunamente farcito le teste della loro ideologia tanto demenziale quanto stantia, non senza l’ausilio di qualche insegnante che si guadagna lo stipendio vomitando comizi durante le ore che dovrebbero essere di lezione”.

Solidarietà da Fratelli d’Italia

Solidarietà è arrivata da Fratelli d’Italia: “Le minacce di morte firmate con il simbolo di Autonomia Operaia, che verrebbe usato normalmente da Askatasuna, riportano ad anni bui che non devono tornare – ha dichiarato il vicecapogruppo alla Camera Augusta Montaruli -. Ci auguriamo che gli autori possano essere al più presto individuati dalla Digos e che le indagini di rivolgano anche verso il mondo dell’Autonomia. Sarebbe gravissimo si confermasse una correlazione tra questo episodio e quella galassia con cui proprio in queste settimane il sindaco Lo Russo vorrebbe dialogare”.

Occupazioni, le parole di Valditara

“Chi rompe paga”, vale anche per chi devasta e danneggia una scuola durante un’occupazione che d’ora in poi dovrà prendere 5 in condotta. A dirlo è stato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, intervistato da Bruno Vespa, che durante un’intervista del 14 febbraio gli aveva chiesto se fosse giusto che tali comportamenti facciano ripetere l’anno scolastico.

Valditara ha fatto intendere che la ‘mano pesante’ – che sta adottando anche su chi usa violenza gratuita contro i docenti – in certi casi è inevitabile, soprattutto quando si parla di “studenti che occupano e danneggiano la scuola. All’istituto ‘Severi’ di Milano” ha detto di avere “visto danni molto rilevanti, computer distrutti, lavagne elettroniche inservibili. Danni per oltre 70 mila euro, che rovinano il futuro ai nostri ragazzi perché 1.500 ragazzi hanno perso settimane di scuola. Oggi sono in didattica a distanza”.