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Offerta formativa e buone pratiche

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L’analisi è stata condotta su un campione di istituti di qualità medio – alta, capaci di progettare in modo strutturato, orientati al miglioramento del servizio erogato e con un atteggiamento positivo nei confronti delle attività di valutazione. Sono gli istituti che negli anni 2000/2001 e 2001/2002 hanno partecipato al concorso "Centoscuole". In tutto cinquantadue scuole, un terzo di queste, piemontesi (le dimensioni relativamente ridotte del campione e lo squilibrio nella distribuzione territoriale hanno suggerito una verifica alla luce dei risultati di una rilevazione condotta con il medesimo strumento su un campione territorialmente omogeneo, costituito dalle scuole medie superiori della provincia di Caserta. I risultati delle due rilevazioni appaiono sostanzialmente analoghi.).
La ricerca ha appurato che le scuole hanno affrontato con serietà e buona capacità innovativa la definizione dell’offerta formativa. E’ stata prestata attenzione anche alla condivisione interna del processo di elaborazione. Lacune sono emerse, invece, nella predisposizione dei sistemi di controllo dell’effettiva realizzazione dell’offerta che non coinvolge, spesso, il mondo esterno alla scuola.

La prima fase della ricerca si è articolata in una rilevazione, realizzata con un questionario strutturato in aree corrispondenti alle cinque fasi essenziali di produzione ed erogazione del servizio formativo: la definizione dell’offerta formativa che caratterizza l’istituto; la progettazione dell’offerta; la progettazione dell’organizzazione per realizzare l’offerta; l’erogazione e il controllo del servizio formativo; la valutazione dei risultati prodotti e la riprogettazione dell’offerta.
L’analisi delle risposte ha fornito elementi di riflessione sulla presenza o meno di attività essenziali per garantire l’efficacia e l’efficienza dei processi di progettazione ed erogazione del servizio formativo. In particolare, è emerso che le principali criticità sono legate: alla difficoltà di selezione dei bisogni formativi, allo scollamento tra il profilo in uscita dall’istituto e il profilo richiesto nelle scuole o negli ambienti di lavoro successivi, alla mancanza di azioni mirate all’acquisizione del consenso e allo sviluppo professionale del personale docente e non docente, all’attuazione poco sistematica delle azioni di controllo dei processi e dei risultati, alle carenze nella rilevazione del livello di soddisfazione dei diversi destinatari del servizio formativo.

Dall’analisi delle criticità rilevate in questa prima fase, ha preso avvio la seconda parte della ricerca. Alcune scuole hanno messo a punto soluzioni efficaci ed efficienti ai problemi emersi. A queste scuole è stato chiesto di condividere le buone pratiche e programmarne, con il supporto dell’équipe di ricerca, la trasferibilità.
Il prodotto finale della ricerca sarà quindi costituito dal catalogo di queste soluzioni che verrà messo a disposizione delle scuole come supporto operativo.

L’interesse per le modalità è alla base della ricerca che, avvalendosi della collaborazione di Gruppo Clas, ha avviato con Complessivamente, la definizione dell’offerta formativa è stata affrontata da parte delle scuole con una notevole serietà, dimostrando un’ampia capacità innovativa e una diffusa attenzione alla condivisione interna nel processo di elaborazione. Sono emerse d’altro canto zone d’ombra nella predisposizione dei sistemi di controllo dell’effettiva realizzazione dell’offerta, nonché una certa autoreferenzialità del processo, che prescinde spesso da un coinvolgimento del mondo esterno alla scuola.

Si è scelto di coinvolgere nella ricerca le scuole che negli anni 2000/2001 e 2001/2002 hanno partecipato al Concorso Centoscuole: l’analisi è stata quindi condotta su un campione di istituti scolastici di qualità medio – alta, capaci di progettare in modo strutturato, orientati al miglioramento del servizio erogato e con un atteggiamento positivo nei confronti delle attività di valutazione.
La prima fase della ricerca, i cui risultati sono confluiti in un rapporto che sarà presto pubblicato nei Quaderni della Fondazione, si è articolata in una rilevazione, realizzata con un questionario strutturato in aree corrispondenti alle cinque fasi essenziali del ciclo di produzione ed erogazione del servizio formativo:


• la definizione dell’offerta formativa che caratterizza l’istituto;

• la progettazione dell’offerta;

• la progettazione dell’organizzazione per realizzare l’offerta;

• l’erogazione e il controllo del servizio formativo;

• la valutazione dei risultati prodotti e la riprogettazione dell’offerta.

Alla rilevazione hanno aderito 52 scuole, un terzo delle quali situate in Piemonte. Le dimensioni relativamente ridotte del campione e lo squilibrio nella distribuzione territoriale hanno suggerito una verifica alla luce dei risultati di una rilevazione condotta con il medesimo strumento su un campione territorialmente omogeneo, costituito dalle SMS della provincia di Caserta. I risultati delle due rilevazioni appaiono sostanzialmente analoghi.
L’analisi delle risposte ha fornito alcuni significativi elementi di riflessione intorno alla presenza o assenza di attività essenziali per garantire l’efficacia e l’efficienza dei processi di progettazione ed erogazione del servizio formativo. In particolare, è emerso che le principali criticità sono legate:

• alla difficoltà di selezione dei bisogni formativi;
• allo scollamento tra il profilo in uscita dall’istituto e il profilo richiesto nelle scuole o negli ambienti di lavoro successivi;

• alla mancanza di azioni mirate all’acquisizione del consenso e allo sviluppo professionale del personale docente e non docente;

• all’attuazione poco sistematica delle azioni di controllo dei processi e dei risultati;

• alle carenze nella rilevazione del livello di soddisfazione dei diversi destinatari del servizio formativo.

I punti di forza appaiono invece legati alla presenza generalizzata di attività di progettazione strutturate e di attività rivolte a riorganizzare e qualificare il servizio formativo.
La riaggregazione di alcune risposte ha poi permesso di acquisire informazioni sui processi rivolti al cliente e sui processi di gestione della comunicazione, di attivazione della leadership, di organizzazione del sistema delle responsabilità, di gestione del controllo. Con le stesse modalità è stato anche rilevato il livello di realizzazione dell’autonomia organizzativa, didattica e gestionale e il livello di integrazione con le realtà esterne.
L’analisi di queste informazioni conferma la difficoltà degli istituti scolastici nella gestione dei clienti e nella rilevazione della loro soddisfazione per il servizio ricevuto. Sono emersi quali ulteriori punti critici la gestione delle informazioni e dei processi di comunicazione, all’interno della scuola e verso l’esterno, e l’integrazione con il territorio, sia per quanto riguarda l’analisi dei bisogni formativi che per quanto riguarda l’attivazione di accordi e collaborazioni per il miglioramento del servizio.

Dall’analisi delle criticità rilevate in questa prima fase ha preso avvio la seconda parte della ricerca, che vede coinvolte ancora più attivamente le scuole. Alcune, infatti, hanno già messo a punto soluzioni efficaci ed efficienti ai problemi emersi, individuando anche specifici strumenti di lavoro: a queste scuole è stato chiesto di condividere le buone pratiche e programmarne, con il supporto dell’équipe di ricerca, la trasferibilità.
Il prodotto finale della ricerca sarà quindi costituito dal catalogo di queste soluzioni, raccolte e organizzate in un percorso ordinato che verrà messo a disposizione delle scuole come supporto.