Per fermare l’emergenza climatica occorre affrontarla insieme. Così dal 25 al 29 luglio migliaia di attivisti, associazioni e movimenti ambientalisti da tutta Europa si ritroveranno a Torino in occasione del Climate Social Camp.
Una sorta di campeggio dove per cinque giorni si svolgeranno attività, dibattiti, musica e concerti. E verranno giovani da ogni parte del mondo in questo “campeggio climatico” per condividere la volontà di mobilitarsi per portare la questione climatica agli occhi di tutti: acqua, migrazioni, agroecologia, risorse energetiche. “Tante idee e una serie di progetti per salvare il Pianeta Terra”.
L’evento, ospitato presso il parco della Colletta dal 25 al 29 luglio, vedrà dunque insieme migliaia di giovani ragazzi e ragazze muniti di tende e di entusiasmo attorno a un programma pensato per creare uno spazio per loro provenienti da più di cinquanta Paesi in cui confrontarsi e affrontare insieme questa emergenza. Una settimana di incontri, gruppi di lavoro e attività per discutere del futuro della mobilitazione.
Atteso è l’arrivo di Greta Thunberg insieme ad oltre 500 attivisti per l’ambiente provenienti non soltanto da tutta Europa, ma anche da Sud America, Africa, Asia e Australia per “ascoltare anche le voci di chi è più colpito dalla crisi climatica, in quelle zone del mondo dove le persone rischiano la vita per difendere il loro territorio”.
Ma perchè a Torino? “Torino detiene il triste primato di città con l’inquinamento atmosferico più alto d’Europa, si stima che ogni anno muoiano 900 persone (più di 1 su 1000) per patologie legate all’inalazione costante di polveri sottili e ossido di azoto. Il Piemonte sta inoltre vivendo un momento di gravissima siccità e di carenza di neve sulle Alpi, diretta conseguenza del riscaldamento globale, a causa della quale rischiamo un’importante carenza di risorse idriche nei mesi estivi. A pochi chilometri da Torino sono inoltre presenti i cantieri del progetto TAV, grande opera imposta, ecocida, climalterante, oltreché inutile”.
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