Onorevole Malpezzi, propongo una diversa scaletta

L’onorevole Malpezzi si affida alle dichiarazioni senza fatti. Conferma una modalità di comunicazione “leggera”, sbilanciata verso un futuro indefinito. Propongo invece di invertire il rapporto tra le dichiarazioni e i fatti.

Ieri Simona Malpezzi ha pubblicato questo post (riporto solo una parte): “A breve il partito democratico aprirà un’ampia fase di discussione sul futuro della scuola e sulla direzione che vogliamo prendere e che coinvolgerà esperti e tutti coloro che vorranno darci una mano in questa grande elaborazione di idee. Partiremo con la conferenza programmatica che avrà il compito di fare una sintesi e indicare le proposte del Partito Democratico per la scuola di domani e terremo aperta la discussione su tutti i temi utili per migliorare il più possibile il nostro sistema di istruzione e formazione”.

La suddetta dichiarazione ricalca quella rilasciata da M. RenziSulla scuola – dopo le polemiche della Legge e lo stupore per il fatto che abbiamo mantenuto tutti gli impegni presi – prevale l’attesa per le nuove deleghe, su cui nei prossimi giorni proverò a coinvolgere di nuovo i professori, sperando che vada meglio dello scorso anno.

Nel suo libro il Segretario non mette in discussione la L. 107/15, bensì il metodo.

Sulla riapertura del dialogo si è pronunciato anche il ministro Orlando che in una sua recente intervista ha dichiarato che occorre riannodare i fili con il mondo della scuola.

Potrei continuare, ma mi fermo qui. Questo desiderio di dialogo è molto sospetto, se consideriamo che siamo in periodo pre-elettorale.

Mi sembra impossibile immaginare che i politici non facciano “capolino” nel web, tra i social, dove le critiche e le proposte alternative alla L. 107 abbondano. Un esempio La L.I.P che abolisce le classi pollaio, riportando le aule ad essere ambienti educativi di apprendimento.

Quindi di materiale sul quale riflettere e formulare proposte per la scuola ne esiste in abbondanza.

Da qui la proposta: l’on. Malpezzi organizzi questo incontro con il mondo della scuola, dopo aver emanato (ovviamente mi riferisco a tutto il suo partito) provvedimenti finalizzati a superare la Riforma Gelmini e la “Buona Scuola”.

Diversamente l’evento assumerà le caratteristiche di una propaganda filogovernativa. E nulla più!

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