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Ordinamenti professionali Ata, Aran propone la creazione di due nuove aree: le critiche di Uil Scuola Rua

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Come abbiamo già detto oggi, continua la trattativa per il rinnovo del contratto scuola, la cui firma potrebbe slittare a settembre. Ecco, secondo quanto afferma il sindacato Uil Scuola Rua, la proposta dell’Aran a proposito degli ordinamenti professionali Ata.

L’Aran, a quanto pare, vorrebbe adottare il modello delle funzioni locali a scuola, incentrato sui poteri dell’Amministrazione. Il modello proposto definisce anche due nuove aree: “Funzionari ad elevate qualificazioni” e “Collaboratori esperti”.

Le due nuove figure proposte dall’Aran

Nella prima area è previsto che transiti il personale amministrativo facente funzioni con tre anni di servizio e gli attuali Dsga di ruolo. L’incarico non è rifiutabile. Al momento non è contemplata mobilità per i Funzionari. Inoltre, potrebbe scomparire la titolarità di sede.

I Collaboratori esperti, invece, dovranno coordinare i collaboratori scolastici e assistere e monitorare le esigenze igienico-sanitarie degli alunni con disabilità.

Il ministero dell’Istruzione, in ogni caso, per mancanza di risorse, ha espresso parere negativo sulla costituzione di nuovi organici. L’Aran, inoltre, ha proposto l’abolizione delle posizioni economiche. Per quanto riguarda gli incarichi specifici, Aran propone l’assegnazione dell’incarico da parte del Ds, che deciderà autonomamente i nominativi. L’incarico non è rifiutabile.

Secondo quanto proposto, non sarà più possibile per gli Ata, accettare incarichi da docente. Inoltre, nella bozza si prevede la possibilità di effettuare i passaggi dei dipendenti da un profilo all’altro all’interno della stessa area, solo se in possesso dei requisiti e dei percorsi di qualificazione ed aggiornamento professionale.

Le obiezioni di Uil Scuola

Secondo Uil Scuola Rua il modello è regressivo dei diritti del personale e lesivo dell’autonomia scolastica. Il sindacato propone di ripristinare la mobilità verticale, individuare il profilo di assistente tecnico del primo ciclo e mantenere l’attuale sistema delle posizioni economiche con ripristino della formazione e delle surroghe.