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Pediculosi: in 2 anni boom di vendite contro i pidocchi. La scuola focolaio di infezione

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April 05, 2025

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Pare che con la prossima riapertura delle scuole stia tornando pure l’incubo pidocchi e non solo in Italia, come dimostrano i grafici di vendita dei trattamenti per prevenirli o combatterli, e sui quali si evidenziano  notevoli impennate.

Infatti, secondo molti esperti, la pediculosi sarebbe in aumento, mentre si parla di nuove generazioni di ‘super pidocchi’ più resistenti e quindi più difficili da sconfiggere.

Secondo quanto si legge in Adnkronos Salute in tutti territori del Paese si osservano trend superiori a +40% nella crescita del fatturato degli antipediculosi tra il 2022 e il 2023 e intorno a +20% tra 2023 e 2024. 

A incrementare di più è il fatturato dei prodotti preventivi: +51,6% tra il 2022 e il 2023 e +23,3% tra il 2023 e il 2024. 

Analizzando poi l’andamento mese per mese, il contributo maggiore al mercato antipediculosi è dato sicuramente dalla stagione settembre-novembre, tradizionalmente periodo di grande diffusione dei pidocchi per via della riapertura delle scuole e dei vari centri di aggregazione per i ragazzi. 

Dicono fra l’altro i pediatri che “Il singolo trattamento”, prodotto più uso del pettinino cruciale per eliminare le uova, “debella i pidocchi e i lendini  (uova) in testa”, non rappresenta una forma di prevenzione, considerato che se il compagno di classe o l’amico di giochi li ha, può fare poco contro una reinfezione.

Per i pediatri, trattandosi di un problema significativo ed esteso, “il sistema sanitario nazionale dovrebbe dispensare gratuitamente i prodotti contro la pediculosi”.

Tuttavia ogni famiglia dovrebbe “controllare una volta a settimana le teste dei propri figli, scegliendo il giorno per loro più comodo, così da poter intervenire se fra i capelli riconoscono i lendini  prima che si schiudano. Per non confonderle con la forfora, va considerato che le uova sono attaccate saldamente al capello a una distanza di circa un centimetro dalla base. Si può fare anche la ‘prova del soffio’: se i piccoli frammenti identificati volano via si tratta di forfora, se invece restano adesi al capello si tratta di lendini. A quel punto occorre procedere con il trattamento anti pediculosi”.