Come riportato in precedenza, la Corte dei Conti ha dato il via libera al contratto scuola 2016-2018, la cui preintesa è stata firmata lo scorso 9 febbraio dai sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola. La firma definitiva è attesa per domani, 19 aprile 2018, con i sindacati convocati all’ARAN alle ore 10,30.
A questo punto, appare ormai quasi sicuro che gli aumenti e gli arretrati del personale scolastico arriveranno a maggio.
Pertanto, sottolineano che tali aumenti e arretrati saranno disponibili non solo per il personale docente, ma anche per il personale ATA, spesso dato per scontato o trascurato nelle cronache riferite al tema.
Così, come segnalato dalla Flc-Cgil, gli incrementi contrattuali sono lordo dipendente. Per ottenere gli importi netti occorre sottrarre le ritenute assistenziali e previdenziali (11,15%) e le ritenute Irpef le cui aliquote di calcolo variano da persona a persona a seconda dello scaglione di reddito di riferimento.
Gli aumenti stipendiali mensili decorrono invece dal 1° marzo 2018. Gli aumenti sono stati definiti e parametrati in ragione dei diversi profili professionali e delle diverse anzianità di servizio.
Gli incrementi retributivi si compongono dei seguenti elementi:
Lo stipendio tabellare è stato incrementato per tutti del 3,48% così come previsto in legge di bilancio 2018.
Le indennità fisse e continuative (Rpd/Cia/Indennità di direzione) invece sono state incrementate mediamente del 6,82%, una cifra superiore a quella stabilita in legge di bilancio. Questo è stato possibile utilizzando parte delle risorse destinate al “bonus docenti” e parte delle risorse destinate al MOF.
L’elemento perequativo viene erogato da marzo 2018 a dicembre 2018 e serve ad assicurare ai livelli retributivi più bassi incrementi mensili che si avvicinino alla media degli 85 euro così come previsto dall’accordo del 30 novembre 2016. Le risorse per finanziare l’elemento perequativo derivano dal diverso utilizzo degli incrementi relativi ai mesi di gennaio e febbraio 2018 destinati a tutto il personale.
In sintesi nel 2018 per il personale ATA si ottiene un aumento mensile che va da un minimo di 80,40 euro ad un massimo di 105,50.
fonte FLC CGIL
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