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Contratto scuola, c’è l’ok della Corte dei Conti. Il 19 aprile sindacati all’Aran per la firma

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Ci siamo: giovedì alle ore 10,30 i sindacati della scuola sono convocati all’Aran per la firma del contratto del comparto istruzione. Infatti, è arrivato il via libera della Corte dei Conti.

L’incognita Gilda e Snals

A questo punto è interessante sapere cosa faranno i sindacati che non hanno firmato la pre-intesa del 9 febbraio scorso, ovvero Gilda e Snals. Se il sindacato guidato da Rino di Meglio si è detto disposto ad una firma tecnica, per non perdere i diritti nella contrattazione integrativa, per quanto riguarda lo Snals non si possono al momento avanzare ipotesi, dato che ha più volte ribadito la propria posizione di contrarietà.

Confermati aumenti e arretrati

Con il si della Corte dei Conti, vengono confermati gli aumenti previsti dal nuovo contratto e gli arretrati per il personale della scuola.

Ricordiamo che per gli stipendi più bassi verrà introdotto un meccanismo perequativo che riguarda però solamente il periodo marzo/dicembre 2018 e che cesserà quindi di essere erogato a partire da gennaio 2019.

Per il personale Ata è prevista un ritocco dell’importo del “compenso individuale accessorio”; per gli insegnanti, invece, c’è un leggero aumento della cosiddetta “retribuzione professionale docente” (entrambe queste voci vengono erogate per 12 mensilità e non per 13).

Una avvertenza finale: gli importi sono lordi, in busta paga a docenti e Ata arriveranno cifre decurtate di un 35-40% a seconda dello scaglione stipendiale (per gli arretrati esiste però una tassazione leggermente più favorevole, quindi il “taglio” è inferiore).

CLICCA QUI per scaricare i documenti

AUMENTI ARRETRATI DOCENTI

AUMENTI ARRETRATI ATA

Fedeli: raggiunto un traguardo

Il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli ha espresso la propria soddisfazione per l’ok della Corte dei Conti: “Siamo molto soddisfatti per il traguardo raggiunto – commenta la Ministra – che ci consente di dare il giusto riconoscimento professionale ed economico, dopo oltre 8 anni di attesa, alle donne e agli uomini che lavorano con passione e serietà nel comparto della conoscenza. Il contratto che abbiamo siglato il 9 febbraio scorso è il frutto di un serrato confronto: se abbiamo raggiunto questa importante intesa è grazie al senso di responsabilità delle Organizzazioni sindacali, dell’Aran, della Funzione pubblica, che hanno operato per raggiungere questo risultato, che rappresenta non un punto di arrivo, ma di partenza. L’entrata in vigore di questo contratto ci consente di avviare un percorso significativo di valorizzazione delle professionalità che lavorano nei nostri settori, di offrire migliori condizioni alle dipendenti e ai dipendenti, di continuare a mettere al centro anche le nostre ragazze e i nostri ragazzi, fine ultimo di ogni nostra azione, con regole certe per la continuità didattica. Con il rinnovo abbiamo mantenuto un impegno preciso. Abbiamo segnato una pagina importante. Abbiamo lavorato nel solco dell’intesa siglata il 30 novembre del 2016, andando oltre, convinti come siamo che valorizzare chi opera nei settori della conoscenza significhi impegnarsi per garantire un futuro di qualità alle nostre giovani e ai nostri giovani”, chiude la Fedeli.

Gissi (Cisl Scuola) soddisfatta

Grande soddisfazione esprime anche Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, ricordando come questo contratto sia importantissimo “non solo per i benefici che immediatamente rende disponibili dopo anni di sostanziale blocco delle retribuzioni, ma anche perché da questo contratto, che scadrà il 31 dicembre, siamo pronti a ripartire riprendendo il percorso verso una valorizzazione adeguata di tutte le professionalità”.

“Aver firmato il contratto – aggiunge Maddalena Gissi – si conferma la scelta giusta, un concreto punto fermo in una situazione di grande incertezza politica. Chiunque abbia un minimo di buon senso lo capisce, anzi lo ha capito da subito, con buona pace dei tanti demagoghi in servizio permanente effettivo capaci solo di diffondere strumentali allarmismi. Questo contratto non ha tolto nessuna tutela, ne ha rafforzato qualcuna, ha ridato spazio alla contrattazione, a tutti i livelli. In questi giorni si vota per rinnovare le RSU, grazie al contratto abbiamo dato più senso e più valore a questo grande evento di partecipazione e democrazia”.