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Più di 250mila alunni hanno svolte le prove Invalsi

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Umido e secco sono parole con significato uguale o contrario ? E furbo/sciocco, abito/vestito ?
Oppure: quale numero corrisponde a 4 decine e 15 unità ? 45, 55 o 415 ?
Sono alcune delle domande alle quali hanno dovuto rispondere gli alunni delle seconde classi delle scuole primarie di tutta Italia che nella mattina del 26 maggio hanno preso parte alla rilevazione degli apprendimenti predisposta dall’Invalsi.
Secondo stime attendibili ha partecipato alla rilevazione almeno l’80% delle scuole primarie; il progetto messo a punto dall’Invalsi prevedeva che in ciascuna istituzione scolastica le prove venissero sottoposte solo ad una parte degli alunni (un terzo circa) e quindi, sono stati quindi coinvolti nella rilevazione 250mila alunni che hanno dovuto affrontare una prova di lingua italiana e una di matematica.
Per la classe seconda era prevista anche una prova preliminare di lettura: 40 parole da leggere rapidamente e da abbinare al disegno corrispondente, da scegliere fra 4.
Qualche polemica ha suscitato il questionario al quale hanno dovuto rispondere i bambini delle classi quinte relativo alla disponibilità casalinga di libri o di appositi spazi destinati allo studio.
Non pochi insegnanti ci hanno segnalato la complessità delle prove destinate agli alunni di classe quinta.
Questo era per esempio uno dei piccoli problemi che gli alunni dovevano affrontare: per fare una crostata per 8 persone utilizzo, tra gli altri ingredienti, 240 grammi di farina e 160 grammi di burro; se impasto 360 grammi di farina e 240 grammi di burro, per quante persone sarà la crostata ?
Quattro le possibili risposte: 16, 12, 10 oppure “non si può dire”.
Altrettanto complessa la prova di comprensione del testo che prevedeva la lettura di un racconto ricco di elementi retorici e scritto con un lessico non del tutto semplice.
Ma ovviamente per poter dire se la prova è stata superata adeguatamente dai propri alunni è necessario che le scuole aspettino di conoscere i risultati nazionali: a quel punto il punteggio medio ottenuto dalla scuola potrà essere raffrontato sia con i valori medi nazionali sia con quelli di scuole collocate in contesti sociali e culturali simili.
Se utilizzati con accortezza gli esiti della rilevazione potranno servire alle scuole per capire se la progettazione in corso contribuisce davvero a migliorare conoscenze e competenze di base o se c’è qualcosa da rivedere.