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“Più libri più liberi”

Da due indagini condotte rispettivamente dall’ufficio studi dell’Aie (Associazione italiana editori) e dall’Università di Bologna risulta che gli studenti universitari nello studio utilizzano abbastanza – in una scala da 1 a 10, dichiarata dagli stessi studenti, si arriva a 7,5; appena un punto e mezzo in meno del più tradizionale manuale) – materiali on line preparati dal docente e disponibili sul sito del dipartimento o della facoltà.
Se ne parlerà a Roma durante l’incontro “Le notti prima degli esami: il mondo universitario tra manuali ed e-book”, in programma il 6 dicembre (alle ore 17.00) nella Sala Smeraldo del Palazzo dei Congressi dell’Eur, nell’ambito di Più libri più liberi (in programma dal 6 al 9 dicembre), fiera nazionale della piccola e media editoria. Al centro del dibattito, il futuro della didattica universitaria, un tempo impostata su materiali ben definiti (a partire dal libro di testo) e oggi progressivamente integrata da una galassia di materiali, non sempre strutturati, su cui lo studente prepara gli esami: appunti presi durante le lezioni o magari scambiati attraverso siti dedicati, contenuti digitali disponibili sui siti internet delle case editrici, e-book, fotocopie, dispense pubblicate dall’Ateneo. Se da una parte queste molteplici possibilità possono apparire come una migliore articolazione delle fonti didattiche, dall’altra si rischia di determinare una frammentazione di format (e contenuti) che dovrebbe presupporre forme di didattica capaci di tener conto proprio di questa moltiplicazione dei supporti di studio. E tutto questo mentre le biblioteche universitarie hanno a disposizione minor risorse per il loro funzionamento e l’aggiornamento.
Intanto, migliora nella seconda parte di quest’anno l’andamento del mercato librario. A fine ottobre si rileva infatti una piccolissima ripresa, dopo il consistente calo dei consumi del libro, che arriva a segnare un -7,5%: un segno meno ancora notevole, che però indica un progressivo recupero se si considera che il mercato registrava un -11,7% a fine marzo e un -8,6% a inizio settembre. E’ un dato emerso dall’indagine Nielsen “Quanto vale il pluralismo in un mercato che sta cambiando?”, presentata in un incontro in programma giovedì 6 dicembre (ore 14.00), anche in questo caso nella Sala Smeraldo del Palazzo dei Congressi dell’Eur. La seconda parte dell’incontro – partendo proprio dai dati economici del mercato domestico e dello scenario imposto dai cambiamenti tecnologici provenienti dal mercato internazionale – affronterà il tema delle leve necessarie al mantenimento e allo sviluppo del pluralismo dell’offerta, dell’accesso ai contenuti e alla loro distribuzione.

Per un corretto e organico sviluppo del settore, e in particolare di quello della piccola e media editoria, gli interventi legislativi sul libro sono però centrali. Per questo, infine, segnaliamo che il 7 dicembre (ore 10.30), sempre nella Sala Smeraldo, proseguirà il confronto con l’incontro “Da una legge all’altra”, a cura dell’Aie. Nel settembre 2011 una nuova legge (n. 128/2011) è intervenuta a regolare le campagne promozionali e a riformulare la regolamentazione del prezzo di vendita ai clienti finali. Gli organizzatori del convegno si chiedono: “è un intervento legislativo sufficiente in un Paese in cui il 55% della popolazione non legge nessun libro nel corso dell’anno?”.

Andrea Toscano

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