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Pomezia, scritte contro gli ebrei sui muri di due scuole. Azzolina: “Un attacco alle istituzioni scolastiche”

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All’ingresso della scuola gli studenti del Liceo Pascal di Pomezia hanno trovato la scritta “calpesta l’ebreo”.

Il graffito, tracciato sulla strada con una croce celtica al posto della “o” e una stella di David, è stato visto mercoledì mattina. Un episodio simile è avvenuto davanti all‘Ipsia di Largo Brodolini, dove in giornata era prevista la visita di Gabriele Sonnino, testimone della Shoah.

In questo secondo caso è stato scritto con una bomboletta spray nera “Anna Frank brucia“, con accanto una svastica, e poi “parlateci delle foibe“. Gli operatori sono stati subito inviati a ripulire le aree.

Immediata la condanna del sindaco della cittadina, Adriano Zuccalà, che ha definito l’episodio “un atto gravissimo” e lo ha condannato a nome di tutta l’amministrazione comunale.

Sono arrivate in mattinata anche le dichiarazioni della ministra Lucia Azzolina: “Vergognoso quello che è successo a Pomezia, al liceo Pascal e all’Istituto di Largo Brodolini. Lo considero un attacco alla scuola e al suo ruolo educativo. Sono già in contatto con i dirigenti scolastici. Razzismo e antisemitismo non entreranno MAI a scuola”.

Sull’argomento è intervenuta anche la vice ministra Anna Ascani: “Ancora scritte antisemite. Ancora inaccettabili provocazioni. Si tratta di atti gravissimi che non offendono solo la memoria collettiva di una tragedia immane, ma tutta la comunità scolastica, da sempre impegnata a tenere vivo il ricordo della Shoah. Chi si è reso responsabile di simili inqualificabili gesti sappia che la scuola è e continuerà ad essere presidio di coscienza e conoscenza ed è in prima linea contro razzismo ed antisemitismo. Oggi più che mai. Grazie a chi, subito, si è attivato per cancellare quelle scritte vergognose. Le nostre scuole non si toccano”, ha affermato l’esponente del governo.

L’Anpi chiede di sanzionare i colpevoli e afferma: “Il fascismo sarà nuovamente sconfitto“.

“È un preoccupante segnale del diffondersi del razzismo e del sentirsi autorizzati a palesare le intolleranze razziali – denuncia la Rete degli studenti medi di Pomezia – Il liceo Blaise Pascal si è subito attivato per condannare queste azioni e per cancellare queste scritte turpi che colpiscono nel cuore la casa degli studenti”.