Oggi primo giorno di scuola per nove regioni, praticamente i ragazzi di mezza Italia tornano in classe, orari e ingressi scaglionati, con le mascherine sul volto, mentre i loro insegnanti attendono il verde sul semaforo del controllo Green pass, delegato alla piattaforma ministeriale che oggi testerà la propria efficacia.
“Da stamattina alle 7 ci sono state oltre 900mila verifiche in un’ora. Se considerate che non tutte le scuole sono partite oggi, è un risultato straordinario”. Così riporta il quotidiano La Repubblica sul ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, presente all’inizio dell’anno scolastico alle scuole Carducci di Bologna, assieme al presidente della Regione Stefano Bonaccini.
La domanda che in molti, soprattutto tra i genitori, si pongono è: cosa accadrà quest’anno se un alunno dovesse essere riscontrato positivo al Covid-19? Cosa cambia rispetto agli altri anni? Un criterio su tutti: no chiusure generalizzate di intere regioni o Comuni. La DaD potrà essere autorizzata solo in specifici territori o per singoli istituti in circostanze straordinarie legate a focolai o ad una circolazione estremamente ampia del virus o delle varianti tra la popolazione scolastica.
Ma esattamente, come avverranno la quarantena e l’isolamento per eventuali casi Covid-19 nelle scuole? Riproponiamo la TABELLA che fa riferimento alla circolare del Ministero della Salute n. 36254 dell’11.8.2021.
Come si evince dalla tabella, dovrà fare quarantena solo chi sarà riconosciuto contatto stretto di un positivo al Covid-19, con una differenza tra chi è vaccinato (7 giorni di quarantena) e chi non lo è (10 giorni di quarantena). Chi fosse contatto stretto di contatto stretto verrebbe invece indicato come soggetto a basso rischio di contagio e dunque per lui nessuna quarantena.
Quanto a chi fosse riconosciuto personalmente caso Covid, l’isolamento varierà sulla base della sintomatologia che dovesse persistere o dell’essere positivi per lungo periodo. In ogni caso, a decidere se tutta la classe dovrà andare in isolamento o soltanto alcuni ragazzi, sarà la Asl alla quale la scuola deve rivolgersi in caso di contagio mediante il referente Covid.
Misure, come abbiamo spiegato, che il Governo ha voluto in parte modificare in relazione alla diffusione delle nuove varianti SARS-CoV-2 in Italia, e in particolare della variante Delta.
Quanto all’ipotesi della DaD in presenza di un caso Covid scuola, abbiamo più volte chiarito che il ricorso alla didattica a distanza sarà esteso solo a una classe, a un istituto o comunque a un territorio circoscritto. Non si può estendere in maniera generalizzata la DaD a tutto un Comune o una Regione. Lo ha anche ribadito il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, in audizione alla Camera.
No, la DaD può essere autorizzata solo in specifici territori o per singoli istituti in circostanze straordinarie legate a focolai o ad una circolazione estremamente ampia del virus o delle varianti tra la popolazione scolastica.
No. La DaD può essere autorizzata solo in specifici territori o per singoli istituti, esclusivamente in zona rossa o arancione e in circostanze legate a focolai o ad una circolazione estremamente ampia del virus o delle varianti tra la popolazione scolastica.
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