Il 25 e il 26 maggio il ministro della pubblica istruzione ha incontrato le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli anni 1998-2001, che avevano denunciato lo stato di preoccupazione e tensione che attraversa la scuola italiana alla quale vanno date risposte adeguate sul piano degli interventi e delle iniziative per garantire la conclusione dell’anno scolastico in corso e l’avvio del prossimo nel necessario clima di serenità. In particolare le organizzazioni sindacali hanno rappresentato alcune emergenze quali i problemi del precariato, gli organici, le problematiche del personale Ata, il completamento del dimensionamento nelle regioni dove ancora non è stato definito e le verifiche sullo stato di attuazione della contrattazione integrativa.
La discussione ha portato alla concorde individuazione dei problemi da risolvere in successivi incontri già programmati a tempi brevi. Tali problemi si connettono alla completa attuazione dell’autonomia scolastica. E’ un comune impegno andare avanti su questa strada. Ulteriore obiettivo da perseguire è quello del diritto alla formazione in servizio nel quadro di un apposito piano di investimenti per l’attuazione delle riforme. A fini di informazione e confronto, si è concordata la più ampia diffusione tra le organizzazioni sindacali di tutti gli atti rilevanti per la vita della scuola e della sua amministrazione. E’ comune impegno anche promuovere nel mondo della scuola la discussione sulle principali proposte in via di definizione.In questa prospettiva le organizzazioni sindacali hanno sottolineato la necessità del reperimento di risorse aggiuntive da finalizzare attraverso le sedi contrattuali alla valorizzazione della professionalità docente.
Il Ministro si adopererà perché tali esigenze siano riconosciute in un impegno programmatico pluriennale del governo. Questi comuni impegni dovranno portare al rapido avvio della contrattazione relativa al secondo biennio e alla dirigenza scolastica. Per queste vie si realizzeranno il processo di riforma, la serena conclusione dell’anno scolastico in corso e il regolare avvio dal primo settembre della vita delle scuole autonome.
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