L’art. 20 del decreto PA BIS n° 75/2023, di fatto, modifica le procedure concorsuali previste dalla normativa precedente introducendo delle innovazioni volti ad accelerare i concorsi nel periodo di attuazione del PNRR.
Gli aspiranti docenti per essere immessi in ruolo devono superare delle prove consistenti in una prova scritta consistente in più quesiti a risposta multipla mediante l’ausilio di mezzi informatizzati. La suddetta prova, al termine del periodo di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, potrebbe essere modificata con più quesiti a risposta aperta, nel qual caso l’accesso alla prova scritta può essere riservata a chi supera una prova preselettiva e una prova orale.
Nei due casi sopradescritti la prova scritta, è volta ad accertare conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese.
I quesiti della prova scritta possono essere predisposti sia da singole università sia da consorzi universitari, o da enti pubblici di ricerca o Formez PA.
La prova orale prevista in tutti sia nella fase del PNRR, sia in quella successiva è volta ad accertare, le conoscenze e le competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento anche attraverso un test specifico;
Il decreto introduce la possibilità di integrare la graduatoria dei vincitori con i candidati che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo previsto per il superamento delle prove concorsuali per un numero di posti corrispondenti alle eventuali rinunce intervenute.
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