I dati appena pubblicati dall’Aran, l’Agenzia che si occupa del pubblico impiego, indicano che il premio di produttività nello stipendio di un impiegato dello Stto non è la voce più pesante tra le voci della retribuzione variabile. Nel 2015 la performance ha rappresentato – come sottolinea Il Secolo XIX – il 30% dell’accessorio, ma in alcuni casi è andato anche peggio come per la Scuola che ci ferma al 15%
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La riforma del lavoro pubblico, che da poco ha avuto il primo via libera da parte del Consiglio dei Ministri, mette mano alla materia. Il 50% della somma variabile non andrà a remunerare la performance, ma il risultato non viene più misurato a livello individuale bensi organizzativo, di squadra. A spostare più della metà del salario accessorio ci pensaranno i nuovi contratti.
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In settimana, intanto, parte anche l’esame della riforma Madia alla Camera ed entro fine mese arriveranno i pareri sui testi che torneranno al Cdm per il via libera definitivo. Per chiudere il cerchio (si cerca anche l’intesa con le Regioni) bisognerà aspettare l’estate, dopo di chè si passerà all’attuazione.
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