I parlamentari e i delegati regionali che prima o durante le operazioni di voto per le elezioni del presidente della Repubblica, dovessero risultare positivi al Covid o dovessero essere posti in quarantena, potranno votare comunque? Sì, per evitare che situazioni contingenti e occasionali possano influire sull’elezione del nuovo presidente, tutti dovranno essere messi in grado di votare. E dunque, con una deroga al normale divieto di circolazione in condizione di positività al virus, in Gazzetta Ufficiale compare il provvedimento che autorizza, per quanto strettamente connesso alle operazioni di voto, parlamentari e delegati regionali a spostarsi sul territorio.
Si tratta del secondo decreto legge dell’anno. Ecco quanto di dispone:
Su proposta del presidente del Consiglio Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza al fine di garantire l’esercizio del diritto di voto per l’elezione del Presidente della Repubblica, i membri del Parlamento in seduta comune e i delegati regionali convocati a partire dal 24 gennaio 2022, nel caso in cui siano sottoposti alla misura dell’isolamento, in quanto risultati positivi ai test diagnostici per SARS-CoV-2 o alla misura della quarantena precauzionale, in quanto identificati come contatti stretti con soggetti confermati positivi al predetto virus, sono autorizzati, previa comunicazione all’azienda sanitaria territorialmente competente, a spostarsi, con mezzo proprio o sanitario, sul territorio nazionale, esclusivamente per raggiungere la sede del Parlamento ove si svolge la predetta votazione, e fare rientro nella propria residenza o dimora, indicata come sede di isolamento o quarantena.
Gli spostamenti sono consentiti per il tempo strettamente necessario alle operazioni di voto e comunque con modalità tali da prevenire il pericolo di contagio.
Naturalmente durante la trasferta necessaria a completare le operazioni di voto, i membri del Parlamento in seduta comune e i delegati regionali saranno tenuti al rispetto di precise prescrizioni, che sono le seguenti
La questione relativa all’elezione del presidente della Repubblica in regime di pandemia è stata posta da numerosi studenti anche nel corso dei due appuntamenti della Tecnica della Scuola organizzati per formare i ragazzi sulle dinamiche dell’elezione del Capo dello Stato, nell’ambito delle 33 ore di Educazione civica.
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