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Radiografia dell’universo docenti: sempre più anziani, 4 su 5 sono donne e stipendi bassi. Tutte le cifre

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Il rinnovo del contratto scuola si avvicina (clicca qui per le ultime notizie), ma la situazione dei docenti, in questo momento storico, qual è? Quanti sono, quanto vengono pagati, quanti anni hanno. Con questo articolo, la Tecnica della Scuola, vuole fare una radiografia, più o meno completa, del complesso universo della docenza.

Docenti, quanti anni 

L’Italia ha la più alta percentuale di docenti ultra50enni tra i paesi dell’area dell’Ocse. In particolare con il 58% nella scuola primaria, il 59% nella scuola secondaria di primo grado e il 69% nella scuola secondaria superiore. Anche i dirigenti scolastici della scuola secondaria di primo grado sono relativamente anziani: l’età media è di 57 anni, tra le più alte dei Paesi dell’OCSE e dei Paesi partner.

La regione con docenti in età più avanzata è la Calabria (51,6% del totale), poi Basilicata (49,7%) poi Sardegna (44,8%). La media del Sud è 44,2%, quella nazionale si ferma al 40%.

Non solo. La tendenza dei prossimi anni è che la classe dei docenti sarà sempre più anziana. L’unica speranza è che nel mondo della scuola comincia ad entrare anche qualche under 25.

Nel 2015, in base ai dati Eurostat, lo 0,5% degli insegnanti della primaria aveva meno di 25 anni, contro lo 0% di due anni prima. Nello stesso intervallo di tempo alle secondarie di primo grado si è passati dallo 0 allo 0,53%, in quelle di secondo grado dallo 0 allo 0,29%.

Al capo opposto realtà più piccole, come Malta ed il Lussemburgo. Ma anche Paesi importanti come il Regno Unito, dove l’85% degli insegnanti della scuola primaria ha meno di 50 anni.

Docenti, ‘quote rosa’

L’età media, dunque, è alta. Invece per quanto riguarda il rapporto di genere, la percentuale di donne è superiore rispetto a quella degli uomini ed è cresciuta a dismisura negli ultimi 10 anni. Le donne rappresentano l’83% dell’intero corpo docente (circa 730mila docenti), così come segnala l’Ocse nel rapporto del 2017. La distribuzione di genere è molto squilibrata. Ciò si riflette nelle discipline di studio scelte dagli studenti: il 90% dei laureati nel campo dell’insegnamento è di sesso femminile.

Il livello di partecipazione maschile nei vari livelli di istruzione varia dallo 0,7% della scuola dell’infanzia all’44% della scuola superiore.

Scuola d’infanzia: 0,7% su 87.701 insegnanti

Scuola elementare: 3,6% su 245.506 insegnanti

Scuole medie: 22% su 155.705 insegnanti

Scuole superiori: 44% su oltre 241mila insegnanti

Docenti, stipendi bassi

La Tecnica della Scuola, in un recente approfondimento, ha messo a confronto, sulla base dei dati resi noti dall’Ocse e rielaborati dall’Uil Scuola, gli stipendi dei docenti italiani con quelli europei. Un confronto impietoso per certi versi, anche se, bisogna sottolinearlo, tutto deve essere commisurato alla singola realtà e al tenore di vita dei docenti (ad esempio il caso del Lussemburgo).

Quanta differenza c’è tra il lordo e il netto nello stipendio di un docente italiano?

Tutto quello che possiamo fare è un calcolo medio (dunque vale in generale, poi ci sono casi specifici). Gli importi che si possono visionare in tabella, rielaborata dalla Gilda degli Insegnanti, sono al netto di contributi, imposte e addizionali, considerando il conguaglio fiscale e previdenziale sulla base della retribuzione lorda annua.

Al netto un docente di scuola superiore al massimo della carriera percepisce meno di 2mila euro (1.960), all’inizio, invece, 1.350 euro. Un docente di scuola media, invece, all’inizio di carriera prende 1.350 euro, poi alla fine ne prende 1.895. Per quanto riguarda, invece, i docenti della scuola dell’infanzia, all’inizio della carriera prende 1.262 euro, poi a fine sono 1.759 euro..

C’è però un’altra tabella che rende ancora meglio l’idea su quanta è la differenza tra lordo e netto nello stipendio.

SCUOLA INFANZIA

Inizio carriera 1.622.44 lordi con 1.262 euro netti
Fine carriera 2.369.75 lordi con 1.759 euro netti

SCUOLA MEDIA

Inizio carriera 1.622.44 lordi con 1.350 euro netti
Fine carriera 2.444.37 lordi con 1.895 euro netti

SCUOLA SUPERIORE

Inizio carriera 1.760.88 lordi con 1.350 euro netti
Fine carriera 2.625.78 lordi con 1.960 euro netti.

Allo stipendio si aggiunge, per 12 mesi, la retribuzione professionale docente legata all’anzianità maturata e varia dai 164 euro ai 257. Questa retribuzione aggiuntiva spetta ai docenti con incarico a tempo indeterminato, ai supplenti annuali (incarico fino al 31 agosto) e ai supplenti fino al termine delle attività didattiche (30 giugno), ma non ai supplenti che svolgono incarichi temporanei.