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Ragazzi, l’alcol “brucia” il cervello

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Ragazzi non vi “bruciate” il cervello con l’alcol. È il messaggio che, indirettamente, giunge dal convegno annuale della Research Society on Alcoholism di Atalanta (Stati Uniti), dove Tim McQueeny, del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Cincinnati, ha presentato i risultati dei suoi studi, che hanno previsto scansioni cerebrali di 29 giovani di età compresa tra i 18 e 25 anni con l’abitudine di consumare almeno 4 (se femmine) o 5 (se maschi) bevande alcoliche ogni fine settimana.
La conclusione dello studio è che l’eccessivo consumo di alcol in adolescenza danneggia gravemente il cervello promuovendo l’assottigliamento della corteccia prefrontale, la porzione del cervello responsabile dell’attenzione, del prendere decisioni, delle emozioni e del controllo degli impulsi. Secondo McQueeny “l’alcol potrebbe essere tossico per i neuroni”. Non solo: “Dato che nei ventenni il cervello è ancora in via di sviluppo, potrebbe anche interagire con altri fattori e alterarne la crescita”. Krista Lisdahl Medina, coordinatrice dello studio, ha poi spiegato che smettendo di bere è possibile recuperare il tessuto nervoso danneggiato, ma che sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere più a fondo il meccanismo di recupero.
Nel frattempo le scuole farebbero bene a divulgare i risultati di indagini scientifiche come quella di Cincinnati: valgono più di tanti concetti teorici.