Home Generale Rai Storia e Rai 5 non chiudono: scenari e petizioni dietro le...

Rai Storia e Rai 5 non chiudono: scenari e petizioni dietro le quinte

CONDIVIDI

Da circa due settimane era in corso una mobilitazione sui social e sulle testate online per fare luce sul rischio di chiusura di Rai Storia, che come si era appreso dopo indiscrezioni emerse al termine del Consiglio di Amministrazione della Rai dello scorso 16 ottobre, avrebbe portato con sé l’accorpamento di Rai Storia e Rai 5, chiudendo inoltre Rai Sport. La mobilitazione dal basso, che è partita all’indomani dell’annuncio della possibile chiusura dei canali televisivi, ha in pochi giorni raggiunto migliaia di persone e il 30 ottobre è arrivato l’annuncio ufficiale dell’amministrazione della Rai, che ha affermato che le ipotesi di chiusure o accorpamenti erano da ricondurre a simulazioni e scenari per affrontare l’attuale situazione economica, ma che le due testate non solo non chiuderanno, ma rientrano nel settore del potenziamento dell’offerta culturale della Rai.

Rai Storia e Rai 5

Rai Storia è il portale culturale di Rai Educational, nato circa 20 anni fa e dal 2009 divenuto il contenitore di interviste, documentari, inchieste, che negli anni hanno fornito risorse e supporto al mondo dell’istruzione, con prodotti e informazioni di qualità, grazie alla collaborazione con il mondo della ricerca e quello accademico. Rai Storia offre inoltre programmi in streaming e in questi giorni dedica alla scuola il programma “Storie dalla Scuola”, che racconta le storie di ha ricominciato dall’istruzione per cambiare la propria vita, attraverso le testimonianze i diari, che narrano la storia della scuola insieme a quella nazionale.

Rai 5 è l’altro canale che dal 2010 offre numerose pagine di cultura, con particolare attenzione al mondo dell’arte, al quale dedica documentari, ricerche e aggiornamenti, anche in questo caso risorse preziose per la scuola, contributo di qualità per appassionati e neofiti. Rai 5 inoltre ha un ricco palinsesto che comprende film e prime visioni, che esplorano il mondo della natura, ma anche quello della musica, della letteratura e del teatro.

Ci si domanda in queste ultime ore se è stata propria la petizione dal basso a spingere il Consiglio di Amministrazione della Rai a fare un passo indietro o se si è fatta strada la consapevolezza di voler garantire, in tempi difficili come quelli che si stanno vivendo, un supporto culturale che da anni viene erogato dai canali televisivi Rai.

Vale la pena citare, come emerge dalle dichiarazioni ufficiali rilasciate all’indomani dell’annuncio ufficiale del rientro dell’ipotesi di chiusura di Rai Storia e Rai 5, la soddisfazione del Ministro per i Beni Culturali, che ha detto. Nelle attuali, difficili circostanze serve sensibilità nei confronti del mondo della cultura e dello spettacolo: è un impegno doveroso per non spegnere la creatività e permettere al vasto pubblico di assistere a un concerto, a una rappresentazione teatrale, a un balletto o a una esibizione di danza contemporanea e di poter vedere i grandi film del nostro cinema”.