Home Attualità Reddito di cittadinanza e abbandoni scolastici: le percentuali maggiori al Sud

Reddito di cittadinanza e abbandoni scolastici: le percentuali maggiori al Sud

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Reddito di cittadinanza e istruzione, ma anche Neet e reddito di cittadinanza. Il ministro Valditara vuole chiudere il rubinetto dell’assegno di sussistenza a chi non ha completato gli studi o a chi non ha studiato affatto. Una forma di punizione insomma per avere “marinato” la scuola. Non interessa cercare il motivo di quell’abbandono, è sufficiente sapere che non si è presentato a scuola quando doveva farlo. 

Com’è nella logica comune, da qualche anno si sta parlando di abbandoni scolastici con molta più frequenza di prima, e dunque per lo più si è arrivati alla conclusione che bisogna investitore soldi contro questa piaga: come e in che modo poi bisogna farlo appare tuttavia difficile capirlo. 

Agli studiosi tuttavia non è sfuggito che gli abbandoni avvengono a conclusione della scuola primaria e con un picco elevato nella secondaria di secondo grado e che riguarda sempre le classi più povere e deboli della società e le scuole collocate nelle periferie più degradate della città. 

Là il fenomeno dell’abbandono si manifesta con percentuale maggiore, come con numeri più alti si svela al Sud rispetto al Nord. Sicilia, Sardegna, Campania, Calabria le regioni dove gli abbandoni toccano anche punte del 25% e dove anche disoccupazione, miseria e povertà raggiungono i livelli più alti d’Italia. Ma anche il reddito di cittadinanza è più elargito al Sud.

E dunque, incastrando questi dati, non ci vuole molto a capire che l’una causa tira l’altra: la miseria provoca gli abbandoni scolastici, i quali mettono sul mercato manodopera sfruttata o funzionale al malaffare o senza competenze. Un esercito di persone sottopagate, non istruite, che vive ai margini di una società che in quello stato li ha abbandonati e che per lo più sono concentrati nelle aree più depresse d’Italia. Quelle storicamente sempre più povere, quelle delle perenne “Questione” che non si vuole superare.

Non dare allora il reddito di cittadinanza a chi ha abbandonato la scuola o ai Neet sembra quasi volersi assolvere della colpa di non avere provveduto a creare tutte le condizioni, quando si poteva, affinché questi ragazzi potessero proseguire gli studi; ma sembra pure un modo di negare la colpa storica di non avere consentito alle regioni meridionali le uguali opportunità per procurarsi un reddito basato solo sul lavoro.