Categorie: Attualità

Referendum: trivelle sì, trivelle no. Cosa cambia

Il quesito di domani, voluto da 9 Regioni, chiede di scegliere se abrogare la norma, introdotta con l’ultima legge di Stabilità, che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio, entro le 12 miglia marine dalla costa, senza limiti di tempo alla durata delle concessioni, cioè fino all’esaurimento del giacimento. In ogni caso le società petrolifere non potranno più ottenere nuove concessioni, benchè  le ricerche e le attività petrolifere già in corso non hanno scadenza certa.

Il quesito è: “Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?”.

 

LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ SOGGETTO ACCREDITATO DAL MIUR PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E ORGANIZZA CORSI IN CUI È POSSIBILE SPENDERE IL BONUS.

{loadposition bonus}

 

Affinché la proposta soggetta a referendum sia cancellata, occorre raggiungere il 50% + 1 degli elettori, e che la maggioranza dei votanti si esprima con un “Sì”.

Se vince il “Sì”, le società petrolifere che hanno già concessioni per cercare ed estrarre gas e petrolio in mare (entro le 12 miglia marine) una volta scaduta la concessione dovranno chiudere la piattaforma e riconsegnare la concessione alla sua scadenza prevista. La prima trivella si fermerà nel 2018, l’ultima nel 2034. Intanto, nell’ambito delle concessioni già rilasciate potranno essere installate nuove piattaforme e scavati nuovi pozzi. Se vince il sì, però, una dopo l’altra le piattaforme situate sotto costa chiuderanno, ma  oltre  le 12 miglia, in mare aperto, invece, sarà comunque possibile continuare a trivellare ed estrarre.

Se vince il “No” (o l’astensione) la norma rimarrà in vigore così com’è: l’attività di estrazione potrà continuare fino all’esaurimento del giacimento.

In pratica si volta per abrogare un solo emendamento e in pratica il diverbio è se potranno continuare a estrarre fino a esaurimento o fino al termine della concessione.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Aggiornamento terza fascia ATA: date e requisiti per partecipare

Il 26 aprile 2024 il CSPI, riunitosi in seduta plenaria, ha espresso parere favorevole alla…

27/04/2024

Oltre la Resistenza la Pace, una riflessione dopo il 25 aprile

A riflettori spenti, dopo le manifestazioni del 25 aprile, ritengo utile qualche riflessione sulla parola…

27/04/2024

Lettera di docenti e studenti contro la repressione

La violenza che ha coinvolto un corteo della Sapienza è solo l’ennesimo atto di una…

27/04/2024

Siamo una scuola di sudditi

È tempo di bilanci, di giudizi e di riflessioni. Anche sui sistemi di valutazione adottati…

27/04/2024

Aggiornamento Terza fascia Ata: il CSPI favorevole al decreto. Possibili date: 20 maggio-20 giugno – LEGGI LA NOTA

Nella seduta plenaria di ieri, venerdì 26 aprile 2024, svolta in modalità telematica, il CSPI…

27/04/2024

Scuola e tecnologia. Sviluppata un’App per il controllo dell’aria in Svezia

Gli istituti scolastici risultano, in riferimento all’innovazione tecnologica continua trainata da aziende ed atenei, un…

27/04/2024