Il tema della regionalizzazione tiene banco nell’agenda del governo Conte. Da una parte c’è il Movimento Cinque Stelle che frena, dall’altro, invece, c’è la Lega che pigia il piede sull’acceleratore.
Lunedì sarà una giornata chiave in questo senso con una riunione del governo per discutere concretamente dell’autonomia differenziata.
Intanto c’è da segnalare la netta presa di posizione del ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti che, attraverso un’intervista al Corriere del Veneto, loda il modello Trentino e Valle d’Aosta: “Sono modelli che funzionano perfettamente e che, eventualmente, con qualche correttivo, può essere esportato, in base a quanto previsto dall’articolo 116 della Costituzione, anche in Regioni a statuto ordinario”.
“Gli uffici tecnici della Presidenza del Consiglio e del Miur stanno lavorando per limare le bozze di intese. Lunedì, in sede di riunione politica, si scioglieranno gli ultimi nodi”, ha aggiunto il ministro.
Secondo indiscrezioni giornalistiche, il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti avrebbe concordato con il governatore del Veneto, Luca Zaia e con quello della Lombardia, Attilio Fontana, la possibilità di trasferire alle due regioni i presidi e gli insegnanti e di avviare concorsi con una doppia graduatoria locale, così come già accade in Trentino.
Il Movimento Cinque Stelle frena (su Facebook post critico della senatrice Bianca Laura Granato che chiama in causa i sindacati), ma la Lega sembra voler tirare dritto.
Lunedì sarà davvero una giornata importante per il futuro della regionalizzazione dell’istruzione, ma la battaglia è solo all’inizio.
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