Con questo scenario non è difficile prevedere privilegi fiscali e quote riservate nell’assegnazione delle risorse e la creazione di un contesto in cui ci sono cittadini di serie A e serie B, con ripercussioni notevoli nei settori della PA, soprattutto per quanto riguarda il SSN e l’istruzione.
Si parla di un’Offerta Formativa discrepante, tra cui l’attesa infinita del tempo pieno, introdotto in un lontano 1975 e del potenziamento, sparito magicamente, nonostante contenuto nella 107/15, legge ancora in vigore. Entrambi riqualificherebbero la didattica e contribuirebbero anche al raggiungimento degli obiettivi in modo più solido, combattendo la dispersione scolastica, vera e propria piaga in alcune zone a rischio del Meridione.
La Scuola unica su tutto il territorio ha il dovere di investire a trecentosessanta gradi sulle nuove generazioni anziché conformarsi a politiche liberiste, di tagli e spoliazioni economico – sociali.
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