C’è “una parte dei professori” che si oppone alla riforma della scuola, ma è una parte “minoritaria”, secondo Matteo Renzi. “. Numeri che ancora non soddisfano Renzi, “devo confessare che non mi accontento. La riforma della scuola deve diventare oggetto di dibattito ancora di più, ovunque. Perché – lo ripeto fino alla noia – solo cambiando la scuola si cambia un Paese”.
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“Mi colpiscono – ha aggiunto – due approcci diametralmente diversi. Il primo, minoritario, è tipico di quella parte dei professori che contestano l’introduzione di criteri di merito e – in fin dei conti – dicono che è stato un errore aver aperto la consultazione su ‘La buona scuola’ a tutti. Il secondo, largamente maggioritario, è quello di chi ci crede. Quello dei prof, dei presidi, ma anche dei genitori e dei ragazzi, e che si fidano del nostro tentativo di cambiare le cose. Ed e’ pronto ad accettare con curiosità e passione una discussione vera. Adesso tocca a noi. I soldi li abbiamo messi in legge di stabilità, come promesso. Gli strumenti legislativi sono pronti, adesso si puo’ provare finalmente a partire anche in Parlamento”.
A leggere attentamente ciò che sta accadendo nel dibattito sulla scuola, è difficile non pensare…
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