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Rientro a scuola, doppi turni e distanziamento sociale

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Circa il rientro a scuola, una volta cessata l’emergenza sanitaria del Covid 19 crediamo sia un argomento da non sottovalutare per tanti motivi legati al problema del distanziamento degli alunni nelle classi. Quasi sicuramente questo ritorno in aula non avverrà il prossimo 18 maggio, ma tutto sarà rinviato a settembre, nella speranza che i contagi di coronavirus si azzerino.

La scuola è l’ultima P.A. ad aprire in quanto bisogna salvaguardare la salute degli studenti in primis e, inoltre, l’apertura delle istituzioni scolastiche metterebbe in moto una mobilità sostenibile di milioni di persone tra dirigenti, scolastici, docenti, personale ATA, studenti e genitori. E ciò innescherebbe un pericolo di contagio di ritorno, la qualcosa farebbe precipitare la situazione riportandola indietro.

Sulle protezioni individuali di mascherine e guanti e gel igienizzanti, questi dispositivi individuali sono positivi per gli alunni delle scuole secondarie di II grado in quando sono più grandi anagraficamente, ma creerebbero problemi da non poco conto se ci riferiamo agli alunni delle scuole secondarie di I grado (medie) e primarie (elementari), i quali essendo anagraficamente più piccoli non sarebbero del tutto responsabilizzati. Quindi, in teoria sarebbe il caso di valutare il ritorno a scuola soltanto in situazioni di “perfetta” normalità e, quindi, di continuare con la didattica a distanza.

Poi si potrebbero prendere in considerazione i doppi turni di scuola antimeridiani e pomeridiani dividendo gli studenti in due gruppi, dal momento che le aule non sono capienti e non offrono condizioni di assoluta sicurezza.

Mario Bocola