A seguito di un’interrogazione fatta dai parlamentari Franca Bimbi e Andrea Colasio, il sottosegretario al Miur, Valentina Aprea, ha ammesso che ci sarà, dal prossimo anno scolastico, una diminuzione del monte ore annuale di insegnamento della lingua inglese, esattamente da 3 a 1,38 ore settimanali. Una decisione che ha suscitato non poche polemiche alla Camera ma soprattutto fra i docenti che hanno visto venir meno uno dei punti della scuola su cui lo stesso presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aveva dato molta risonanza: le famose tre "i", inglese, internet e impresa.
L’on. Aprea spiega come questa diminuzione nelle scuole medie, però, sarà compensata nelle elementari: "un’ora a settimana nella prima classe e due nelle successive quattro classi".
Perplessità e diffidenza hanno espresso i parlamenti della Margherita riguardo la "qualità" dell’insegnamento dell’inglese nella prima classe della primaria considerato che esso "è basato sul gioco e non strutturato e impegnativo come avviene nel corso della scuola media". Inoltre, considerato che, per l’anno scolastico prossimo è prevista un riduzione delle ore di didattica nella primaria, da 30 dovrebbero passare a 27, si assisterebbe ad una "compressione" dei programmi che si mostreranno "ostili all’intrusione" dell’inglese.
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