Home Politica scolastica #riformabuonascuola: tutto quello che il Governo ha chiesto al Parlamento di approvare

#riformabuonascuola: tutto quello che il Governo ha chiesto al Parlamento di approvare

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Si allarga il ventaglio di novità che il Governo intende introdurre con l’approvazione della Buona Scuola. “La lunga gestazione e il parto” del disegno di legge sulla “Buona scuola” è stato “indolore e molto gioioso. Ha portato molto positivamente a spingere sul principio cardine che è l’autonomia della scuola”, ha spiegato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, il giorno dopo il via libera del disegno di legge da parte del Consiglio dei ministri, non nascondendo tutta la sua soddisfazione per il percorso compiuto fino a qui. Dalla prossima settimana, il testo passerà all’esame delle commissioni parlamentari di competenza.

Vi riassumiamo, intanto, alcuni dei provvedimenti più importanti che potrebbero avere effetto a partire da settembre 2016.

Iniziamo con i DECRETI DELEGATI SU AMPIE MATERIE, che dovrebbero vedere la luce entro 18 mesi dall’eventuale approvazione del provvedimento. In tal caso, il Governo sarà chiamato a mettere a punto i decreti legislativi delegati che riguarderanno 17 materie, alcune delle quali di ampia portata: dal diritto allo studio, alle modalità di assunzione dei docenti e dei dirigenti, al sistema integrato di educazione dalla nascita ai 6 anni, alla riforma della governance della scuola.

SCATTI ANZIANITÀ SALVI, IL MERITO FINANZIATO CON 200 MILIONI – Come trapelato nelle ultime ore prima dell’arrivo del ddl in CdM, gli aumenti stipendiali automatici non verranno più cancellati. Dopo mesi e mesi di annunci sul merito che avrebbe assorbito il 70% degli aumenti, il discorso cade. I fondi destinati ai meritevoli, 200 milioni complessivi, dovrebbero essere destinati direttamente alle scuole: sarà cura principalmente del dirigente scolastico destinare tali fondi al personale con maggiore capacità e competenza da mettere a disposizione della struttura scolastica.

ARRIVA CARTA DEL PROF, 500 EURO ANNO PER FORMAZIONE– La formazione in servizio diventa obbligatoria e coerente con il Piano triennale dell’offerta formativa della scuola e con le priorità indicate dal Miur. Ad ogni docente verrà affidato un voucher di 500 euro, da utilizzare per l’aggiornamento professionale attraverso l’acquisto di libri, testi, strumenti digitali, iscrizione a corsi, l’ingresso a mostre ed eventi culturali.

LA DOTAZIONE PER I PROF SALE A 544 MILIONI PER QUEST’ANNO – Nel 2015 la dotazione finanziaria complessiva per gli insegnanti degli istituti statali è incrementata di 544,18 milioni. Nel 2016 l’incremento sarà di 1,8 miliardi e crescerà fino a 2,2 miliardi dal 2025. Il ddl nel suo complesso viene finanziato da un miliardo nel 2015 e da tre miliardi dal 2016, stanziati dalla legge di stabilità dell’anno 2014.

IL PRESIDE SI SCEGLIERÀ LA SUA “SQUADRA” DI DOCENTI – Per farlo si affiderà ad albi territoriali, costituiti dagli Uffici Scolastici Regionali. Il dirigente scolastico potrà individuare la persona più adatta, ha spiegato Renzi, senza automatismi. Negli albi confluiranno i docenti assunti nel primo anno attraverso il piano straordinario di assunzioni e poi tramite concorsi. Gli incarichi affidati saranno resi pubblici.

Il PRESIDE POTRA’ USARE FINANZIAMENTI E SPONSOR – Il dirigente scolastico può individuare percorsi formativi e iniziative per un maggior coinvolgimento degli studenti nonché una valorizzazione del merito scolastico e dei talenti, utilizzando anche finanziamenti esterni, comprese sponsorizzazioni, fermi restando gli obblighi di trasparenza delle procedure.

PER I PRESIDI 12 MILIONI NEL 2015, 35 NEL 2016 – Dodici milioni per l’anno 2015 e 35 milioni annui a decorrere dal 2016. E’ l’incremento del “Fondo unico nazionale per la retribuzione della posizione, fissa e variabile e della retribuzione di risultato” dei presidi, previsto dalla bozza del ddl “La buona scuola”, in relazione alle nuove competenze attribuite ai dirigenti scolastici.

DETRAIBILI 400 EURO L’ANNO PER PARITARIE, MA NON TUTTE – Per ciascun alunno sono detraibili non più di 400 euro l’anno per la frequenza di scuole paritarie. La detrazione delle spese di iscrizione potrà avvenire per le scuole dell’infanzia e fino alle medie.

 

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OLTRE 100 MILA PROF. ASSUNTI A SETTEMBRE, GAE ESAURITE– Il ddl dà il via libera ad un Piano straordinario di assunzioni (100 mila) per il 2015/2016 per coprire le cattedre vacanti e creare l’organico dell’autonomia. Si attingerà dalle Graduatorie a esaurimento e dai vincitori del concorso 2012. Dopodichè, ha ribadito Renzi, si assumerà solo per concorso. “Si chiude la partita delle Graduatorie a esaurimento”, salvo per i 23 mila docenti della scuola dell’infanzia: si mantiene l’impegno ad assumerli, ma “fare questo tipo di assunzione senza aver chiarito con i comuni la strategia sulle materne sarebbe stato un controsenso. Le assunzioni saranno inserite “nella delega e avranno un anno di tempo con il progetto 0-6”.

SCATTI PER ANZIANITA’, MA DA 2016 PER IL MERITO 200 MILIONI – Lo stipendio degli insegnanti aumenterà in base all’anzianità. Ma dal 2016 si potrà guadagnare di più se meritevoli. Viene istituito il “bonus annuale delle eccellenze” destinato ai docenti. Ogni anno il dirigente scolastico, sentito il Consiglio di Istituto, assegnerà il bonus al 5% dei suoi insegnanti per premiare chi si impegna di più. Peseranno la qualità dell’insegnamento, la capacità di utilizzare metodi didattici innovativi, il contributo dato al miglioramento complessivo della scuola. Per il bonus vengono stanziati 200 milioni all’anno.

FISCO ‘AMICO’ E DETRAIBILITÀ PER DONAZIONI E PROMOZIONI – Il 5 per mille potrà essere destinato anche alle scuole. Con lo “school bonus”, invece chi farà donazioni a favore delle scuole per la costruzione di nuovi edifici, per la manutenzione, per la promozione di progetti dedicati all’occupabilità degli studenti, avrà un beneficio fiscale (credito di imposta al 65%) in sede di dichiarazione dei redditi.

PER IL PIANO DIGITALE 120 MILIONI IN DUE ANNI – Al Piano nazionale scuola digitale vanno 90 milioni di euro “già destinati nell’esercizio 2014 sul fondo” per il finanziamento delle istituzioni scolastiche e “a decorrere dal 2016 è autorizzata la spesa di 30 milioni”.

SCUOLA PIU’ AUTONOMA– Più strumenti ai presidi per gestire le risorse umane, tecnologiche e finanziarie. Le scuole avranno un organico potenziato (garantito dal piano straordinario di assunzioni) per coprire tutte le cattedre vacanti, rispondere alle nuove esigenze didattiche, organizzative e progettuali, potenziare l’offerta formativa, fronteggiare la dispersione scolastica, rendere la scuola più inclusiva, eliminare le supplenze. Le scuole potranno indicare il loro fabbisogno di docenti e strumenti per attuare i Piani dell’offerta formativa, che diventano triennali e sono predisposti dai presidi, sentiti gli insegnanti, il Consiglio di istituto e le realtà territoriali. Verrà istituito anche un Portale unico dei dati della scuola con la pubblicazione di tutti i dati relativi al sistema di istruzione.

 

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ARRIVA ORGANICO FUNZIONALE, STOP CLASSI ‘POLLAIO’– Le classi troppo numerose non ci saranno più, ha assicurato il premier Renzi. I presidi hanno il potere di derogare alle regole attuali: utilizzando l’organico in modo flessibile potranno evitare la formazione delle cosiddette classi ‘pollaio’. Tuttavia, ricordiamo che per il prossimo anno scolastico, gli organici rimarranno immutati.

PIÙ ORE DI ARTE E INGLESE– Si potenziano le competenze linguistiche: in particolare l’italiano per gli studenti stranieri e l’inglese per tutti (anche con materie generaliste insegnate in lingua, Clil). Più spazio anche ad Arte, Musica, Diritto, Economia, Discipline motorie. Si guarda al futuro attraverso lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media) e alle superiori, il curriculum diventa flessibile: le scuole attiveranno materie opzionali per le esigenze degli studenti.

STAGE, 400 ORE IN AZIENDA (200 NEI LICEI) E LABORATORI POMEDIANI – Riguarda gli studenti dell’ultimo triennio dei tecnici e dei professionali: quindi tra le 60 e le 70 ore di alternanza scuola-lavoro ogni anno. Mentre nei licei sono previste 200 ore complessive. Gli stage si faranno in azienda, ma anche in enti pubblici. A disposizione un fondo, a regime, di 100 milioni all’anno a partire dal 2016 (quest’anno era sceso sino a circa 11 milioni di euro). Per innovazione didattica e laboratori territoriali, aperti anche di pomeriggio, sono stanziati invece subito 90 mln L’obiettivo è orientare i giovani al lavoro e contrastare la dispersione.

BANDO EDILIZIA, 40 MILIONI PER VERIFICARE I CONTROSOFFITTI– Il ddl prevede un bando per la costruzione di scuole altamente innovative, dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, scuole green e caratterizzate da nuovi ambienti di apprendimento digitali. L’Osservatorio per l’edilizia scolastica, istituito presso il Miur, coordinerà strategie e risorse per gli interventi. Vengono recuperate risorse precedentemente non spese da investire sulla sicurezza degli edifici. Stanziati 40 milioni per finanziare indagini diagnostiche sui controsoffitti delle scuole. 

 

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