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Riforme dei sistemi d’istruzione: presentato il Rapporto Ue

Presentato, a Bruxelles martedì 19 aprile, il Rapporto Ue sulle riforme dei sistemi d’istruzione.  Androulla Vassiliou, Commissario responsabile per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: “La buona notizia è che i livelli educativi in Europa si sono innalzati notevolmente. Un maggior numero di giovani completa l’istruzione secondaria e si laurea rispetto a dieci anni fa. Ma la dispersione scolastica continua ad essere un problema che interessa un giovane su sette nell’Unione europea, mentre un allievo su cinque all’età di 15 anni ha una capacità di lettura limitata. Questo è il motivo per cui l’istruzione e la formazione sono tra gli obiettivi centrali della strategia Europa 2020. Gli Stati membri devono intensificare gli sforzi per raggiungere i nostri obiettivi europei comuni.

 
I Ministri dell’istruzione dell’Ue hanno concordato cinque parametri di riferimento per l’istruzione e la formazione da raggiungere entro il 2020 che di seguito riportiamo:
     • la percentuale di giovani che abbandonano prematuramente l’istruzione e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10% (a partire dall’attuale tasso del 14,4% ciò corrisponderebbe ad almeno 1,7 milioni di abbandoni scolastici in meno);
·          la percentuale dei 30-34enni con diploma di istruzione terziaria dovrebbe essere almeno del 40% (rispetto al tasso attuale del 32,3% ciò significherebbe un numero addizionale di 2,6 milioni di laureati);
·          • almeno il 95% dei bambini tra i quattro anni d’età e l’inizio dell’istruzione dell’obbligo dovrebbe partecipare all’educazione della prima infanzia (ora la cifra si situa al 92,3%, il raggiungimento di questo obiettivo significherebbe un aumento di più di 250 000 bambini che partecipano a questo tipo di educazione);
·          • la percentuale dei quindicenni con competenze insufficienti in materia di lettura, matematica e scienze dovrebbe essere inferiore al 15% (attualmente per tutte le discipline siamo attorno al 20%. Il raggiungimento dell’obiettivo comporterebbe 250 000 abbandoni scolastici in meno);
·          • una media di almeno il 15% di adulti (fascia di età dai 25 ai 64 anni) dovrebbe partecipare all’apprendimento permanente (la quota attuale è del 9,3%. Il raggiungimento di questo obiettivo si tradurrebbe in 15 milioni in più di adulti che seguono un’istruzione e una formazione).
Alfio Patti

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