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Rinnovo contratto, per Granato (M5S) gli stipendi dei prof oltre soglia di povertà

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Il contratto dei docenti e del personale Ata è ormai scaduto da oltre 20 mesi e non si parla ancora di rinnovo contrattuale. La Senatrice Bianca Laura Granato del Movimento 5 Stelle, rispondendo al Presidente ANP Giannelli, parla della necessit del rinnovo contrttuale di tutti i docenti.

Carriera solo per i collaboratori dei DS

Bianca Laura Granato (M5S) scrive un commento Facebook molto pungente contro Antonello Giannelli dell’Associazione Nazionale Presidi. La Granato scrive: “Giannelli, che fino a ieri piagnucolava per presunte responsabilità penali inesistenti dei Dirigenti Scolastici in merito alla sicurezza sanitaria ed oggi già chiede poteri smisurati per far passare dai DS avanzamenti di carriera e stipendiali per i collaboratori”.

Soldi delle reggenze ai Collaboratori dei DS

La Senatrice calabrese spiega dove trovare i soldi per pagare le funzioni dei collaboratori dei DS: “In realtà i soldi per il lavoro dei collaboratori ci sarebbero già, solo che li intascano le persone sbagliate e non c’è bisogno che Giannelli guardi molto più in là delle sue tasche per trovarli.. quelli delle reggenze mi sembrano un giusto ed equo compenso, per esempio”.

Costituzione e gli stipendi dei prof

Nel suo post facebook, la Senatrice Granato che è anche una docente titolare di italiano e latino, scrive: “Piuttosto la prossima battaglia non più differibile dovrá riguardare lo stipendio dei docenti, che ormai rasenta la soglia di povertà se non la oltrepassa. Di TUTTI i docenti!”.

“Esiste l’art. 36 della Costituzione che prevede che ogni lavoratore abbia diritto ad una retribuzione tale da consentirgli un’esistenza libera e dignitosa”.

Le promesse mancate del M5S

La Senatrice Granato del M5S torna sul problema degli stipendi molto bassi dei docenti, ma è necessario ricordare che Luigi Di Maio, quando era leader del Movimento, durante la campagna elettorale per le politiche 2018 aveva promesso per i docenti un adeguamento economico tale da portare lo stipendio tabellare alla media di quelli delle nazioni europee più importanti. In buona sostanza una promessa di aumento contrattuale di non meno di 300 euro lordi, mentre si era arrivati, ad un’intesa con i sindacati, di una offerta massima di 100/120 euro lordi. Ma alla prova del nove nemmeno questo accordo è stato rispettato, tanto che è uno dei motivi per cui l’ex Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti, decise di dimettersi e passare la mano all’attuale Ministra Lucia Azzolina.