Risposta di un docente precario a Davide Faraone

Pubblichiamo il testo della lettera inviata dal sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, ai docenti e la risposta di un lettore, Giuseppe Garofalo

Carissime e carissimi,
sono Davide Faraone, ho 39 anni e sono stato eletto deputato per la prima volta in questa legislatura.

Ora il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, mi ha voluto come Sottosegretario al Miur per rappresentare un governo che sta mettendo la scuola al centro della propria azione, non solo a parole ma con i fatti.

È davvero il momento della svolta per la scuola italiana e per il Paese.

Siamo partiti dagli edifici scolastici. Sono migliaia gli interventi già partiti, e quelli in programma nei prossimi mesi, per rendere le scuole più sicure e più belle.

E adesso La Buona Scuola. Ci stiamo occupando di ciò che avviene nelle nostre aule. Da tempo non vi era alcun coinvolgimento sulle scelte politiche che riguardano la scuola. Per questo abbiamo voluto ascoltare tutti, perché l’istruzione è il motore per ogni sviluppo economico, sociale e culturale del Paese e la scuola è patrimonio di tutti i cittadini. Come sarà l’Italia tra vent’anni dipende da come è la scuola oggi, ripete spesso Matteo Renzi. È per questo che vogliamo una Buona Scuola.

La consultazione è terminata in questi giorni, con l’impegno del Ministro Stefania Giannini e di coloro che hanno collaborato al Ministero e nei territori. Ringrazio davvero tutti coloro che hanno voluto partecipare contribuendo alla riflessione collettiva sulle proposte. Ma il lavoro davvero impegnativo arriva adesso.

Il piano ipotizzato nel documento del governo sarà rivisto alla luce delle proposte di coloro che hanno voluto mandare il loro punto di vista. Saranno soprattutto le critiche ad essere vagliate. La complessità della scuola è affrontabile solo se ognuno di voi ci aiuterà a trovare soluzioni che migliorino i risultati delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Questo è il nostro compito e la nostra speranza. So che chi lavora come voi nella scuola e per la scuola ha vissuto tempi particolarmente pesanti fatti di tagli e spesso di umiliazioni.

Ora si cambia verso!

La tenuta del sistema è stata possibile proprio perché abbiamo potuto contare sul vostro lavoro. Ed ora ci contiamo ancora di più. Potremo ottenere risultati solo con il dovuto impegno e con la necessaria motivazione di tutti.

Abbiamo una grande responsabilità, sono certo che lavoreremo bene insieme.

Cari saluti

Davide Faraone

Le auguro di cuore un buon lavoro e auspico altresì che vorrà tenere in buon conto le richieste dei docenti abilitati con tanti anni di esperienza che sono inclusi nelle seconde fasce delle graduatorie di istituto, i quali chiedono anch’essi una stabilizzazione immediata senza dover sostenere un nuovo concorso.

In molti abbiamo già dimostrato il merito attraverso procedure concorsuali (selettive in ingresso e in uscita) tipo quella del TFA e davvero non ha senso spendere ulteriori soldi per un concorso nel quale saremmo chiamati a sostenere le stesse prove ed esami per i quali siamo già stati ampiamente valutati.

Dalla consultazione La Buona Scuola emerge in modo inequivocabile la richiesta degli abilitati non inseriti nelle GaE di avere diritto anch’essi al ruolo così come tutti gli altri, in mone dell’equità e del senso di giustizia tra pari soggetti (tutti allo stesso modo abilitati all’insegnamento!) e tra figure diverse, forse, soltanto dal punto di vista anagrafico.

Giusto per tirare le somme, soltanto le prime due proposte in tal senso presenti nell’area “diventare insegnanti” hanno totalizzato ben 6860 voti; un vero successo specialmente se paragonato a tutte le altre. Spero che questa voce arrivi diritta al suo cuore e che nonostante i diffusissimi sentimenti di disillusione e rassegnazione, questa voce anche per il suo tramite giunga all’ascolto di tutti i rappresentanti del Governo.

Giuseppe Garofalo

 

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