La scuola è iniziata da un mese e per ora sembra avere vinto la linea del ministro Patrizio Bianchi e del Governo: grazie anche al Green Pass, la DaD ha coinvolto un numero tutto sommato esiguo di studenti. E di contagi nelle classi non se ne contano moltissimi.
A confermarlo è stato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza: durante la conferenza stampa per l’analisi dei dati del Monitoraggio settimanale, Rezza ha detto che “per ora non abbiamo particolari segnali di allarme dalle scuole, stiamo monitorando con molta attenzione l’evoluzione epidemiologica”.
“Fortunatamente i bambini anche se infettati da SarsCoV2 raramente sviluppano la malattia in forma grave ma dobbiamo comunque monitorare la situazione per valutare se il virus cominci a circolare più rapidamente, ma per ora non ci sono particolari allerte e speriamo continui così”, ha concluso il direttore epidemiologo.
Anche Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, ha detto che “per la scuola, che ha fatto da ‘apripista’” con il certificato verde “non è cambiato nulla. L’obbligo di green pass per accedere ai luoghi di lavoro nel mondo della scuola è passato praticamente inosservato”.
Nella scuola, infatti, ha sottolineato il sindacalista “è da più di un mese che si utilizza questo strumento. Noi da subito abbiamo chiesto l’estensione ad altri settori lavorativi. E’ una misura di protezione molto utile. Certo – ha concluso Giannelli – l’optimum resta il vaccino ma il green pass resta uno strumento efficace nel contenimento del contagio”.
Le proteste, comunque, sono all’ordine del giorno. Il 15 ottobre, nel cortile nel Campus Universitario Einaudi di Torino, un centinaio di studenti, docenti e lavoratori ‘No Green Pass’ hanno manifestato per riprendersi, hanno detto, ” l’università liberandola dalle discriminazioni”. Prima si sono dati appuntamento fuori dal Campus e poi sono entrati rifiutandosi di mostrare la certificazione come invece veniva richiesto dagli addetti della sicurezza.
Tra i presenti anche Ugo Mattei, docente e giurista candidato sindaco alle ultime elezioni, Cristian Romaniello, parlamentare Cinque Stelle, e Emanuela Corda, deputata del Gruppo Misto. “Il Green Pass è anticostituzionale”, viene sottolineato da Mattei. “Bisogna ricordarsi come nelle scuole manchi la sicurezza visto che molti sono edifici fatiscenti come è dimostrato da crolli, perdite d’acqua, ma nessuno fa mai niente – hanno aggiunto gli universitari – Ora in nome di una sicurezza veniamo sbattuti fuori”.
Nello stesso giorno anche a Messina è stata organizzata una manifestazione contro il Green pass.
Mentre davanti alle farmacie della città, scrive l’Ansa, c’erano code con persone in fila in attesa dei tamponi, centinaia di persone si sono riunite in corteo e da piazza Antonello sono arrivate al Comune.
Poi con cori e striscioni hanno urlato il loro no al documento verde sul posto di lavoro e soprattutto nelle scuole.
E sono annunciate altre manifestazioni nei prossimi giorni.
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