Home Generale Sbeffeggiare il direttore Usr con le orecchie d’asino non è reato

Sbeffeggiare il direttore Usr con le orecchie d’asino non è reato

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Raffigurare un dirigente della scuola pubblica con due orecchie d’asino non è reato. A stabilirlo è stato definitivamente il giudice a cui si era rivolto, ben 13 anni fa, l’allora direttore dell’Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia, Daniela Beltrame, dopo che due rappresentanti di un comitato di genitori, Sonia D’Aniello e Cristina Zanette, contrariate del suo operato, avevano sfilato in piazza con un cartellone che raffigurava la stessa responsabile dell’Usr con le orecchie allungate.

A scatenare le proteste era stata, in particolare, la politica intrapresa dal responsabile dell’Ufficio periferico regionale friulano in materia di assistenza ai ragazzi disabili. Solo che la dirigente – oggi a capo dell’Ufficio del Veneto – non la prese bene: querelò le due rappresentanti dei genitori, chiedendo anche 50 mila euro per il danno d’immagine. Il 27 ottobre, a distanza di 13 anni dal fatto, il giudice ha assolto le due donne con formula piena, “perché il fatto non sussiste”. 

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