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Sciopero 24 novembre: Cgil e Uil parlano di adesione al 75%. Sabato 25 manifestazione nazionale della Cisl

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Come accade per ogni sciopero, anche per l’astensione dal lavoro di venerdì 24 si scatena la consueta “guerra dei numeri”.
Secondo Cgil e Uil, che hanno proclamato lo sciopero del 24 novembre nelle regioni del nord l’adesione sarebbe arrivata al 75%.
L’azione riguardava il lavoro privato e prevedeva anche cortei e comizi in molte città.
Secondo i due sindacati alla Parmalat di Parma, alle Conserve Italia di Ravenna, alla Perla di Bologna e alla Owen Illinois di Treviso, l’adesione sarebbe stata totale. Nulla si dice sulle centinaia e centinaia di altre sedi importanti e del trasporto aereo .

Si parla di piazze piene a Torino, dove ha chiuso il comizio il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, e a Brescia dove a concludere è stato il segretario generale della Uil PierPaolo Bombardieri. La protesta continuerà nei prossimi giorni: il 27 è in programma lo sciopero dei trasporti che, a seguito della decisione del Ministro Salvini di precettare i lavoratori, sarà di 4 ore soltanto e non di 24.

Intanto sono stati diffusi i dati definitivi dello sciopero del Pubblico Impiego del 17 novembre.
Nella scuola ha scioperato poco più del 7% dei dipendenti, con punte più alte al centro e al nord e con percentuali del 2-3% nelle regioni del sud.
Dati da cui emerge che lo sciopero è stato poco partecipato proprio nelle regioni che dovrebbero essere più colpite dalla adozione  della legge sull’autonomia differenziata che pure era uno dei punti qualificanti della piattaforma sindacale.
Nella giornata del 25 novembre si svolgerà a Roma la manifestazione nazionale “Migliorare la manovra, costruire un nuovo patto sociale” promossa dalla Cisl che fin dai mesi scorsi aveva manifestato la propria indisponibilità a partecipare ad uno sciopero unitario.